29 Dicembre 1890

Ricordo del Massacro di Wounded Knee

“Non sapevo in quel momento che era la fine
di tante cose. Quando guardo indietro, adesso,
da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo
le donne ed i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi
lungo quel burrone a zig-zag,
chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane.
E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù,
sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta.
Lassù morì il sogno di un popolo.
Era un bel sogno… il Cerchio della Nazione è rotto
ed i suoi frammenti sono sparsi.
Il Cerchio non ha più centro, e l’Albero sacro è morto.”

Alce Nero (Hehaka Sapa)


29 Dicembre 1890
Il massacro di Wounded Knee,
Cankpe Opi Wakpala che stava a
significare “Il torrente dove il ragazzo si ferì ad un ginocchio”, non
è citato sui libri di storia, ma io ne parlo sempre a tutti i miei studenti
dalla scuola elementare all’università.
Perchè sappiano, perchè conoscano.
Si tratta di uno dei più cruenti, tra i troppi, massacri commessi dagli
invasori dell’esercito degli stati uniti d’america ( scritto in minuscolo
apposta perchè non meritano nemmeno le maiuscole)contro i Nativi
Americani, in questo caso specifico contro la tribù a me più cara, quella
dei Lakota Sioux.
Negli ultimi giorni del dicembre 1890, la tribù di Miniconjou, una
delle sette tribù facenti parti del grande Cerchio dei  Lakota,
guidata da Si Tanka, Piede Grosso, a quel tempo malato di pomonite,
lasciarono il proprio territorio per recarsi a Pine Ridge dopo
aver saputo dell’assassinio del grande sciamano Tatanka Iyotake,
Toro Seduto.
Speravano nell’aiuto e nella protezione del capo gueriero
Mahpìya Lùta, Nuvola Rossa che si era trasferito in quella Riserva.
Purtroppo vennero intercettati da quattro squadroni dell’odiatissimo
settimo cavalleria, guidato dal maggiore S. Whitside, che li fece prigionieri.
120 uomini e 230 tra donne e bambini furono trascinati in un
acampamento sulla riva del fiume Wounded Knee, nella neve e nel gelo
invernale di quei territori, e tenuti sotto il tiro dei fucili e di ben due
mitragliatrici.
Un certo colonnello Forsyth prese il comando delle operazioni
e diede oridne agli Indiani di buttare tutte le loro armi.
Per sicurezza furono denudati in mezzo alla neve per essere perquisiti,
non si sa mai!
Solo un Indiano, Coyote Nero, Minneconju audioleso, tardò a lasciare
andare il suo fucile: nessun bianco erastato  in grado di
comunicarglielo!
Data la pericolosità di un ragazzo solo con un solo fucile in mezzo a
soldati armati fino ai denti più le mitragliatrici, fu immediatamente
circondato da questo gruppo di codardi.
Dalla collutazione partì un colpo, non si sa da chi, al quale seguì
immediatamente un massacro indiscriminato.
Uomini, donne e bambini vennero  falciati dalle mitragliatrici e dai fucili.
300 furono i morti totali, lasciati lì ad agonizzare in mezzo alla neve.
Neonati morti tra le braccia della loro mamma colpita alla schiena,
trafitti dai proiettili che trapassavano il suo corpo che invano aveva tentato
di proteggerli.
Dal freddo intenso i corpi si congelarono in pochissimo tempo.
Morirono anche 25 di quegli impavidi soldati, vittime quasi accertate
dei fucili dei loro compagni.
A costoro furono anche date delle medaglie all’onore, onore per aver
assassinato a sangue freddo uomini disarmati, donne e bambini.
Tutt’ora è in corso una campagna per farle revocare….
Dopo aver portato al sicuro i soldati feriti un altro distaccamento di
valorosi dell’ esercito più merdoso della storia tornò sul campo dove
raccolse  4 uomini ancora vivi e 47 tra donne e bambini.
Gravemente feriti, furono ammassati in una squallida chiesetta
a Pine Ridge addobbata per il Natale.
Su uno degli addobbi capeggiava la scritta:

Pace in terra agli uomini di buona volontà.

Ma non finisce qui:
Nel 1973 i mitici membri dellAIM, American Indian Movement,
occuparono il sito durante una commemorazione per tentare, ancora
una volta, di far valere i propri diritti da sempre calpestati e mai
ascoltati dal governo americano.
Si sa che certe commemorazioni danno sempre molto fastidio
ai nuovi americani!
Fato sta che anche in quell’occasione il governo americano
decise di sparare sui pericolosissimi Nativi, distruggendo la stazione
commerciale, il museo allestito dai Nativi in ricordo del massacro
( si sa quanto amino la storia i nuovi americani…) e la casa costruita.
Il sito dei massacri adesso è in vendita!

Il giornalista Tim Giago ritiene, giustamente, che il sito
dovrebbe essere allestito come un museo dell’olocausto.
L’attuale museo nel Sud Dakota si trova a circa un’ora
dalla Riserva.
In una colonna del Native Sun News scrive:
“Sarebbe profetico se la Tribù degli Oglala Sioux costruisse un museo
dell’olocausto per insegnare e per ricordare al mondo ciò che successe
ai Nativi dell’emisfero occidentale.
Milioni di Nativi dell’aAmerica del nord, del Centro e del Sud
furono massacrati per aver protetto e difeso ciò che apparteneva a loro.

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19 pensieri su “29 Dicembre 1890

  1. il governo americano continua sostanzialmente a non fare nulla per loro,anzi continua a pretendere il loro silenzio e a relegarli in zone sempre più ristrette. La vergogna aumenta in maniera esponenziale.

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    • Il governo degli invasori non ha mai rispettato niente di quello che hanno promesso nei vari trattati.I Nativi,confinati nelle loro riserve,continuano a subire discriminazioni e razzismo da chi li ha invasi r quasi estinti.E nessuno nel mondo,politico o religioso,spende mai una parola per loro! Io combatterò fino alla fine al loro fianco perché riabbiano finalmente ciò che gli è stato tolto.

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  2. Pingback: Seppellite il mio cuore a Wounded Knee | Il Canto delle Muse

  3. mi son permessa di inserire il link del tuo articolo quale consiglio di lettura nell’articolo prima rebloggato.

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  4. Sapevo di diversi massacri ma questo proprio non lo conoscevo 😶️

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    • É una delle troppe schifose e vigliacche stragi dei bastardi invasori.Gli unici veri americani sono gli Indiani:quelle terre sono le loro,hanno bevuto il sangue dei loro antenati e sono state nutrite con le loro ossa.I loro spiriti non le hanno mai abbandonate

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      • Vero. Purtroppo i “cugini scemi degli inglesi” la pensavano diversamente allora e la pensano diversamente tutt’oggi. Non tutti, per fortuna, ma in molti sì.

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  5. Pingback: 29 Dicembre 1890 | nz

  6. Rosario

    avevo letto di questo massacro e di tanti altri perpetrati ai danni degli Indiani d’America.
    Da qualche anno c’è una letteratura che ne parla, film e musica. Una volta gli Indiani erano i cattivi e i soldati i buoni, per fortuna da un po’ di anni a questa parte la verità è venuta a galla.





    Onore ai nativi americani e alla riscoperta della verità
    Buona giornata Mrs. Lakota

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    • Pensa che io fin da piccina ero innamorata di loro,anche quando nei filmacci americani li dipingevano cattivi e interpretati da brutti attori bianchi con parruccone e fondotinta! Sapevo che non erano loro!Altro che massacri che hanno subìto:intere tribù sono state completamente estinte.I Nativi di Cuba,S.Domingo,Haiti e troppi altri non esistono più! Nessun monumento per loro,nessuna giornata del ricordo,nessuna vergogna per chi li ha massacrati.Solo le lucine colorate e i balli dei nuovi americani! Che schifo

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  7. Innanzitutto ti devo ringraziare, perché le tue rievocazioni, oltre che precise, aprono davvero gli occhi e la mente.
    Grazie di cuore.
    Aggiungo che davvero non capisco quale rischio potesse arrivare da parte dei Nativi nei confronti dell’esercito e della popolazione americana. A meno che, ovviamente, non si opponessero all’occupazione abusiva dei loro territori.

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    • Erano loro la popolazione americana: Popoli orgogliosi e fieri che vivevano in perfetta armonia con la Natura.Gli invasori europei hanno dapprima sterminato ed estinto le popolazioni più indifese e pacifiche,quelle sulle coste,per poi scontrarsi con quelle guerriere dei Lakota,Cheyenne,Apache,Comanchi, Irochesi,Mohicani,dal Canada al Sudamerica.Archi e frecce contro cannoni e fucili.Gli Indiani non conoscevano l’orribile modo di fare la guerra dei bianchi.Non combattevano per uccidere,soprattutto mai donne e bambini.A prendere gli scalpi avevano imparato dai bianchi! Pensa che appena videro i bianchi con le loro carovane passare nei loro territori li credettero degli innocui primitivi un bel po’ scemi per come si vestivano scomodi e si complicavano la vita! Poi i bianchi iniziarono a volere le loro terre,a invaderle,a uccidere.Altro che resistenza che opposero! Nessun altro guerriero al mondo é mai stato paragonabile per coraggio,valore e intelligenza ad un Nativo Americano.Ka mitica vittoria sul fiume Little Big Horn,dove finalmente crepò quella merda di Custer,ne rimane un lampante esempio 😊

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  8. bisogna ricordare, far ricordare…

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  9. Eva la Strega

    E’ giusto raccontare la verità e non smettere mai. Se penso che la maggior parte della gente pensa che Cubani, Portoricani e Dominicani ecc. siano loro i veri nativi… Mentre in realtà sono discendenti di spagnoli conquistadores della peggior specie… Che poi sono un misto di colori di pelle diversi perché hanno mescolato la loro razza un po’ con tutti… 😦

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    • Infatti! Sono un misto tra inglesi,schiavi africani,portoghesi,spagnoli…..I veri Nativi non sono certo quelli! Pare che anche noi stiamo facendo la stessa fine….Le razze sono sempre esistite e sarebbe giusto preservarle.Un po’ di mescolanza va bene,ma invadere le terre altrui,sterminare e meticciare i Nativi no!!! E i risultati si vedono

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  10. Che tristezza…

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