Yule – Solstizio d’inverno
Regina del Sole, Regina della Luna
Regina dei corni, Regina dei fuochi
Portaci il Figlio della Promessa.
E’ la Grande Madre che Lo crea
E’ il Signore della Vita che è nato di nuovo!
L’oscurità e la tristezza vengono messe da parte
quando il Sole si leva di nuovo!
Sole dorato, delle colline e dei campi,
illumina la Terra, illumina i cieli,
illumina le acque, accendi i fuochi!!
Questo è il compleanno del Sole,
io che son morto, oggi son di nuovo vivo.
Il Sole bambino, il Re nato in inverno!
(canto tradizionale tratto da “La danza a spirale” di Starhawk)
Tra poco, nonostante il parere contrario di qualche mente problematica, in tutto il mondo si festeggerà il Natale.
Nella scuola dove insegno allestiremo un bell’albero e un presepe proprio questa settimana, e se a qualcuno non sta bene può benissimo andarsene in quei paesi dove la religione viene imposta a suon di tagliate di testa, impiccagioni o crocefissioni varie.
Qui non si impone niente: è solo tradizione. Ovunque ci si volga in Italia e in Europa, piaccia o no, si respira e si vede la civiltà cristiana!
Nemmeno io sono cristiana: ancora la mia bisnonna veniva chiamata strìa nel paese dove viveva.
Ma non mi sento affatto offesa dal Natale, come non si sentono offesi nessuno dei miei studenti non cristiani.
Perchè ognuno di noi lo vede come vuole: io vedo il presepe come la rappresentazione della Famiglia a cui partecipano, indispensabili, gli animali, senza i quali il bambino morirebbe di freddo. Io ci vedo la vita dell’uomo che non può vivere senza l’aiuto dei maestri animali e di Madre Natura.E ci vedo la Madre con il bambino,come il Sole Bambino che rinasce a Yule.
L’albero poi…..nella mia scuola ognuno mette la decorazione che vuole.
A casa mia non festeggiamo il Natale, ma Yule, o Farlas, il Solstizio d’Inverno, festa, come tante altre, sostituita dai cristiani con la nascita di Gesù, avvenuta in realtà in primavera, pare ( fonte il letterato romano Furio Dionisio Filoclao e parecchi testi sacri sulla vera vita di Gesù) al posto di quella del Sole Bambino.
Ma noi non siamo stupidi integralisti islamici e non meditiamo vendetta contro chi ci ha strappato le vere tradizioni a suon di roghi.
Noi siamo gente civile e ci limitiamo a portare avanti il nostro messaggio e a festeggiare le nostre antiche feste alla faccia di tutti quelli che vorrebbero togliercele.
Per noi Yule rappresenta la Rinascita del Sole Bambino, figlio della Grande Madre e del Grande Padre, per il quale la divinità maschile ha dato la vita.
In questo caso il Dio rinasce dalla Dea della Notte: la Luce nasce dall’Oscurità perchè sono parte una dell’altra e non potrebbero esistere l’una senza l’altra.
In casa si usa che le donne aspettino al buio che gli uomini portino loro il fuoco per accendere le candele.
La Natura sta ancora riposando, tutti i suoni sono ovattati dalla coltre di neve e gli animali dormono ancora tranquilli nelle loro tane.
Ma le giornate, piano piano si allungano.
Dopo il Solstizio, la notte più lunga dell’anno, le giornate ricominciano ad allungarsi.
Si usa addobbare un albero, un abete perchè è sempre verde e quindi non muore mai e genera speranza in chi lo vede.
E anche perchè è un simbolo maschile in onore del Dio che ha sacrificato sè stesso per generare il figlio.
Addobbarlo significa fare regali al Nuovo Nato e propiziare un nuovo anno fecondo.
Noi, poi, non lo bruciamo mai perchè addobbiamo un albero esterno a casa e non ci piace tagliare alberi sani ( bruciamo solo legna di alberi malati che vanno tagliati per pulire il bosco).
Nel fuoco del camino esterno bruciamo tanti bigliettini con scritte le cose brutte che vogliamo cancellare dell’anno vecchio affinché non si ripetano mai più.