Questo non ve lo fanno studiare a scuola,a meno che non siate miei studenti, e non lo faranno mai!
Quindi, ogni tanto, è bene ricordare quello che i cristiani, gli stessi che tanto si riempiono la bocca con “accoglienza, fratellanza, amore” e ipocrisie varie, hanno fatto nei secoli a chi non era come loro, cioè ai non cristiani.
Parlo della civiltà che mi sta più a cuore di tutte insieme alla mia, quella che divide il mio cuore insieme a quella Celtica: i Nativi Americani.
Chi mi conosce ha già avuto modo di sapere e di leggerlo: i Nativi Americani sono il Popolo che ha subìto il più terribile genocidio della storia umana: dal nefasto 1492 alla fine del 1800 oltre il 97% della poplazione Nativa Americana è stata sterminata.
ESTINTA!
Pueblo Santo Domingo, Wintu, Yaqui e troppi altri non esisteranno mai più.
Al loro posto ci sono i discendenti degli invasori bianchi e/o quelli degli schiavi africani negri che, invece di tornarsene in Africa una volta liberati, hanno pensato bene di rimanere in una terra non loro ad aiutare gli invasori europei che li avevano schiavizzati ad eliminare i Nativi e a occupare le loro terre. Complimenti!
Se si fossero uniti agli Indiani magari qualcosa avrebbero risolto, invece hanno preferito unirsi a chi li frustava ( e adesso capite la mia antipatia e disistima verso certi popoli).
Potete guardare l’elenco completo delle popolazioni Native Americane estinte in questo bellissimo sito: http://luckyjor.org/INDIANSITO/LE%20TRIBU%27/PAGTRIBU.htm.
Noterete quanti “estinta” compaiono a fianco delle quasi 500 tribù.
A me viene da piangere!
Sono sopravvissuti solamente circa 800.000 individui, di cui solo la metà è geneticamente “pura” . Ed è la razza che più subisce razzismo e discriminazione, sia dai bianchi che dai negri, nella tanto democratica e libera America!
Loro, una volta i padroni incontrastati di tutto il continente americano, gli unici veri Nativi, hanno come reddito medio settimanale 30 dollari contro i 130 dei bianchi e dei negri; la loro vita media è di 42 anni, contro gli oltre 70 delle altre razze, mortalità infantile di oltre 10 volte la media e il tasso di suicidi di oltre il 20.
Sono stati rinchiusi in squallide riserve dagli invasori europei e la maggiorparte di loro è disoccupata e analfabeta, spesso preda di alcool e droga perchè emarginata e senza più identità.
Gli hanno tolto tutto!
I bianchi sfruttano anche le loro risorse di uranio, petrolio e carbone, che sono in territori Indiani, lasciando ai Nativi ridicole provvigioni!
Dall’arrivo di quel bastardo di Colombo per loro non c’è più stata ascelta: o schiavi o morti.
E loro, i più grandi guerrieri della storia dell’uomo, hanno preferito combattere con arco e frecce fino alla morte contro cannoni, mitragliatrici e fucili pittosto che sottomettersi.
I sopravvissuti non si sono mai piegati e sono stati, e sono ancora, violentemente perseguitati.
Ma il bianco voleva le terre dei Nativi e per farlo doveva piegarli, ridurli all’impotenza, cancellarli dalla faccia della terra.
Come in questa terribile vicenda che riguarda i Nativi del Canada e su cui il papocchio Bergoglione, come tutti gli altri, da sempre tace.
Senza andare tanto il là nel tempo dal 1869, sotto la presidenza di Grant, fino al XX secolo inoltrato più di 100.000 bambini Nativi Americani vengono costretti dal governo americano a frequentare le scuole cristiane e quindi a convertirsi con la forza al cristianesimo.
Ma come? La religione non è qualcosa che dovrebbe scaturire dal cuore? Se si viene costretti che fede è??? Vallo a spiegare a certi mostri….
I direttori, praticamente sempre ecclesiastici, vengono nominati congiuntamente dallo Stato e dalla chiesa e sono, per legge, i tutori legali dei bambini, quindi hanno gli stessi poteri dei genitori. Tutto quello che riguarda la cultura, la religione, i rituali e addirittura la lingua, viene proibito per legge.
I campi di sterminio riservati ai bambini, vengono istituiti con il Federal Indian Act del 1874 e sono installati nelle regioni in cui gli indigeni superstiti sono più numerosi (Alberta, British Columbia). In base a questa legge, inoltre, i Nativi potevano essere arrestati, imprigionati, spogliati dei loro beni e delle loro terre anche senza giustificazioni
I missionari, coadiuvati dalle autorità locali, andavano casa per casa a strappare i bambini dalle braccia dei genitori per rinchiuderli nelle loro schifose scuole, le Boarding School, di fatto rapendoli con la forza e imprigionandoli.
E qui ha inizio un inferno inaudito!
I bambini, considerati “selvaggi inferiori”, subiscono dei veri e propri abusi sia fisici che sessuali da parte di suore e preti, delle vere e proprie torture che a molti sono costati la vita stessa.
I dati parlano di decine di migliaia di bambini morti in questi vomitosi istituti (gestiti per ben tre quarti da cattolici, anglicani e chiesa unita del Canada), di cui 5000, di età compresa tra i 4 e i 19 anni, solamente in British Columbia fino al 1956.
Ma le scuole hanno continuato la loro orribile funzione fino al 1996, quindi i morti sono ancora di più e speriamo che abbiano finalmente almeno giustizia!
Oltretutto il numero dei decessi è stato dato dal governo canadese dopo la scoperta delle fosse comuni, quindi è quasi certamente falsata in difetto per tentare minimizzare il più possibile l’orrore.
Considerando che nel corso di 100 anni circa oltre 100.000 bambini erano stati imprigionati in quelle sottospecie di istituti e contando il numero dei sopravvissuti si arriverebbe a ben oltre 100.000 morti, caro il mio governo canadese!
Chi ne è uscito vivo è stato completamente emarginato dalla società, devastato nello spirito e nel corpo dalle atrocità subìte, caduto poi vittime di alcool e droghe per cercare di dimenticare.
Come riuscire a dimenticare?
I piccoli venivano torturati e subivano un vero e proprio lavaggio del cervello: capelli tagliati cortissimi per i maschi, che per cultura li hanno sempre portati lunghissimi come simbolo di forza, libertà e virilità, gli stessi capelli venivano violentemente strappati alle bambine, lavaggio della bocca col sapone ogniqualvolta osassero parlare nella propria lingua o nominare il Grande Spirito, bastonate gratuite soprattutto sui genitali, secchiate d’acqua gelata, isolamento, abusi e violenze sessuali.
E minacce: se avessero osato rivelare a qualcuno le inaudite violenze che erano costretti a subire sarebbero bruciati all’inferno per l’eternità.
Decine e decine di sopravvissuti provenienti da dieci diverse scuole residenziali della British Columbia e dell’Ontario hanno descritto, sotto giuramento, le seguenti torture, inflitte fra il 1922 e il 1984, a loro stessi e ad altri bambini, alcuni di soli cinque anni di età ( sappiate che per un Indiano un giuramento è sacro, mica come per certi altri):
Stringere fili e lenze da pesca attorno al pene dei bambini:
– Inserire aghi nelle loro mani, guance, lingue, orecchie e pene;
– Tenerli sospesi sopra tombe aperte minacciando di seppellirli vivi;
– Costringerli a mangiare cibo pieno di vermi o rigurgitato;
– Dire loro che i genitori erano morti o che stavano per essere uccisi;
– Denudarli di fronte alla scolaresca riunita e umiliarli verbalmente e sessualmente;
– Costringerli a stare eretti per oltre 12 ore di seguito sino a quando non crollavano;
– Immergerli nell’acqua ghiacciata;
– Costringerli a dormire all’aperto durante l’inverno;
– Strappare loro i capelli dalla testa;
– Sbattere ripetutamente le loro teste contro superfici in muratura o in legno;
– Colpirli quotidianamente senza preavviso tramite fruste, bastoni, finimenti da cavallo, cinghie metalliche, stecche da biliardo e tubi di ferro;
– Estrarre loro i denti senza analgesici;
– Rinchiuderli per giorni in stanzini non ventilati senza acqua né cibo;
– Somministrare loro regolarmente scosse elettriche alla testa, ai genitali e agli arti.
Non so se riuscite a immaginare tanta violenza, tanto odio, tanto sadismo, tanta perversione.
Ma gli orrori non bastavano ancora!
I bambini e i ragazzi venivano selezionati e dati in pasto a medici senza scrupoli che nei loro ospedali li sottoponevano a ogni sorta di esperimento, come infettarli con virus e batteri mortali, sterilizzarli, farli a pezzi per presunti esperimenti scientifici, violentarli, ucciderli nelle maniere più atroci, torturarli, venderli a pedofili schifosi che li violentavano fino alla morte e altre mostruosità simili che solo l’uomo, quello che si dice fatto a immagine e somiglianza del suo dio, è capace di inventare ( nessun altro animale compie certe nefandezze).
“Il problema rappresentato dagli indiani è di natura morale e religiosa. Essi mancano dei fondamenti di base del pensiero e dello spirito civile (…) ci sforziamo di trasformarli in cristiani maturi che imparino a comportarsi bene nel mondo ed abbandonino il loro selvaggio stile di vita ed i loro diritti, acquisiti col trattato, che li tengono inchiodati alla loro terra e ad una primitiva esistenza. Soltanto allora (cioè quando avremo preso noi la loro terra, ndr) il problema indiano nel nostro paese verrà risolto”.
Ecco un ottimo esempio di problema “morale e religioso”.
Disse uno degli insegnanti, un certo reverendo Caldwell, noto per avere assassinato personalmente almeno due bambini della sua “scuola”.
Direi che rende molto bene l’idea…..
Ecco alcune delle terribili testimonianze raccolte dai superstiti:
Steven H., St Paul’s Catholic day School, North Vancouver :
«Quando avevo sei anni, proprio davanti ai miei occhi vidi una suora ammazzare una bambina. Era suor Pierre, ma il suo vero nome era Ethel Lynn. La bambina che uccise si chiamava Elaine Dik e aveva cinque anni. La suora la colpì con violenza dietro il collo e io udii quell’orribile schiocco. Morì proprio dinanzi a noi. Poi la suora ci disse di scavalcarne il corpo e andare in classe. Era il 1966».
Steve John, Denè Nation, 7 giugno 2005:
«Nè io né nessuno dei miei fratelli potè avere figli dopo che fummo sottoposti ai raggi x nella scuola residenziale Carcross Angelican School, nello Yukon. Presero ognuno di noi e ci misero sotto la macchina a raggi x per 10-20 minuti. Proprio sulla zona pelvica. Avevo 10 anni. Io e i miei fratelli non avemmo mai figli».
Testimoni voluti rimanere anonimi perchè hanno ancora paura, Vancouver Island, 18 maggio 2005:
«Il primo a subire l’operazione fu il maggiore dei miei figli, quando aveva quattro anni. Era il 1975. Lo portarono via mentre io non ero in casa. Nel luglio del 1981 sterilizzarono il mio figlio più giovane, aveva nove anni. Lo portarono al Victoria General Hospital e lo tennero là per giorni. Nessuno dei due ragazzi può avere figli. Ci fecero questo perchè siamo discendenti dei capi originali, eredi di questi territori. Il governo sta ancora cercando di farci fuori».
Bill Steward, Duncan, BC, 13 agosto 1998:
«Il dott. James Goodbrand sterilizzò molte delle nostre donne. Ho sentito personalmente Goodbrand dire che il governo lo pagava 300 dollari per ogni donna che sterilizzava».
Sarah Modeste, Cowichan Nation, Vancouver Island, 12 agosto 2000:
«Mia sorella Maggie fu scaraventata da una suora dalla finestra del terzo piano della scuola di Kuper Island, e morì. Tutto venne insabbiato, né venne svolta alcuna indagine. All’epoca, essendo indiani, non potevamo assumere un avvocato e così non venne mai fatto alcunché».
Rick La Vallee, Portage La Praire Residential School (Catholic Curch):
«Mio fratello morì a causa di una scossa elettrica data da un ago da bestiame. Aveva quattro anni, i pastori lo trascinarono e lo ferirono, gli tagliarono la pelle sotto la fronte con una frusta. Come la frusta dei cavalli. Era tagliente e aveva sopra delle lame. Io ero lì, lo sentivo gridare aiuto. Subito dopo c’era un mare di sangue sul pavimento, ma non lo portarono all’ospedale, in infermeria o altrove, e quello accadde allora, quando ero lì. Lo sento ancora che grida aiuto: “Rick, aiuto, mi stanno torturando! Sto morendo!”. E poi morì. Era il mio unico.. Il mio unico… Il mio miglior amico e il mio unico fratello che ho sempre amato».
Jasper Jospeh Port Hardy, British Columbia 10 novembre 2000:
«Avevo soltanto otto anni, e ci avevano mandato dalla scuola residenziale anglicana di Alert Bay al Nanaimo Indian Hospital, quello gestito dalla Chiesa Unitaria. Lì mi hanno tenuto in isolamento in una piccola stanza per più di tre anni, come se fossi un topo da laboratorio, somministrandomi pillole e facendomi iniezioni che mi facevano star male. Due miei cugini fecero un gran chiasso, urlando e ribellandosi ogni volta. Così le infermiere fecero loro delle iniezioni, ed entrambi morirono subito. Lo fecero per farli stare zitti».
La piccola Mary Anne Nakogee-Davis, di soli otto anni, di Thunder Bay, Ontario, nel 1963 viene più e più volte torturata dalle suore su una sedia elettrica ( in certi istituti hanno trovato vere e proprie camere per le torture, attrezzatissime).
Un anno dopo Frank Martin, di nove anni, viene rapito dal suo villaggio e imprigionato per oltre un anno in una cella della Brannen Reform School: ogni mattina viene torturato con scariche elettriche alla testa, tipo elettroshock, fino allo svenimento. Nel pomeriggio veniva sottoposto per lungo tempo ai raggi x. A 18 anni gli venne il cancro ai polmoni.
Nel 1907 la stampa canadese riferisce che il tasso di mortalità nelle “scuole” supera il 50%……
Due anni dopo, nel 1909, il direttore dei funzionari medici dell’Agenzia governativa per gli affari indiani, il dr Peter Bryce, compie un’ispezione in tutti gli sitituti e nella sua relazione all’ Agenzia conferma che:
” In quei lager i bambini indiani vengono sistematicamente e deliberatamente uccisi; che il loro tasso di mortalità è fra il 35% e il 60%; che il personale ed i funzionari della chiesa nascondono, rifiutano di consegnare o falsificano regolarmente la documentazione e le altre prove relative alla morte dei bambini.”
Riferisce, fra l’altro, che uno dei metodi principali utilizzati per uccidere i bambini è quello di esporli intenzionalmente al contagio di malattie infettive, come la tubercolosi, per poi lasciarli agonizzare per settimane senza la benchè minima cura e assistenza.
I bambini ancora sani vengono costretti a dormire nello stesso letto con quelli malati o già terminali.
Il rapporto Bryce venne stranamente tenuto segreto, Bryce fu licenziato, e in tutto il periodo seguente il tasso medio rimase superiore al 40%.
Nel 1920 si conosce molto bene la situazione di quelle “scuole” , ma il governo della British Columbia continua a rendere obbligatoria l’iscrizione: i bambini vengono prelevati direttamente dalla polizia, e i poveri genitori non possono farci niente, anzi, vengono obbligati a firmare una domanda d’iscrizione con la quale essi “delegano” tutti i loro poteri all’ecclesiastico direttore della scuola.
Chi osava rifiutarsi finiva dritto in galera.
Dal 1928 viene applicato il “Sexual Sterilization Act”che, tra le altre cose,consentiva ai direttori delle scuole di fare sterilizzare i bambini.
Migliaia e migliaia di Nativi, preferibilmente leader, subiscono la sterilizzazione da parte dei medici missionari della chiesa cattolica e anglicana.
Invece le ragazzine violentate dai preti e rimaste per questo incinte venivano portate in ospedali appositi per Indiani, fatte partorire e i figli….sparivano nel nulla.
Spesso venivano uccise sia le ragazze ancora incinte sia le madri stuprate.
Più tardi, tra il 1933 ed il 1941, si scoprono le reti di pedofili organizzate nella British Columbia.
Nei primi anni ’50 nel West Coast General Hospital di Port Alberni si accolgono i corpi dei bambini provenienti dalla locale “scuola” della Chiesa Unita.
Lo stesso ospedale si premurava di fare abortire le ragazze violentate dai preti e dal resto del personale, visto che tutte e tutti subivano violenze continue da chiunque, e anche della sparizione dei neonati, quasi sicuramente uccisi per non lasciare prove scomode.
Infatti nel 1973, a Kuper Island, viene scoperto un cimitero, appena a sud della scuola, destinato ai bambini nati dai rapporti fra i preti e le ragazzine.
Il medico missionario George Darby confessa di essere pagato dall’Ufficio Affari Indiani di Ottawa per ogni indiano che sterilizza, in particolare per quelli che non frequentano le chiese. E andava avanti dal 1928.
Dal 1960 i Nativi Americani hanno finalmente diritto di voto, a casa loro….Perchè non ammazzarne ancora di più?
Dal 1996, un ex prelato, l’ex pastore della “Chiesa Unita” Kevin Annett, laureato in antropologia, scienze politiche e teologia, sta conducendo invano una campagna di denuncia per scuotere l’opinione pubblica internazionale ed ottenere che i colpevoli siano processati o almeno identificati.
Ovviamente una lotta contro i mulini a vento…..
Sottolineo che l’American Indian Movement, la più autorevole e attiva associazione per i Nativi Americani fatta da Nativi Americani ( e per questo odiatissima e contrastatissima da tutta l’America bianca) nel 2012 per bocca del mitico Dennis Banks ha accusato Annett di essere un imbroglione, un truffatore e gli ha categoricamente proibito di parlare ed operare a nome dei Nativi Americani.
Una volta scoperti gli orrori, messi davanti alla cruda e mostruosa realtà, qualcuno si è scusato, o fatto finta: nel 2008 il presidente del consiglio dei ministri, Stephen Harper, si scusa per i vari stermini e violenze subìte dai Nativi Americani, ma ha dichiarato subito dopo che il governo non intende svolgere ulteriori indagini ( tanto sono morti degli Indiani e non è stato condannato nessuno); nel 2010 l’ex papa Ratzinger, allora ancora papa, ha espresso davanti alcuni rappresentanti Nativi Americani, “il proprio dolore per l’angoscia causata dalla deplorevole condotta di alcuni membri della Chiesa, che ha causato sofferenza ad “alcuni” bimbi indigeni.”
Già, alcuni…..
Peccato che l’ex pastore Annett abbia dichiarato:
“…il papa è direttamente implicato nella copertura dei crimini contro quei bambini, sin da quando scrisse la lettera ai vescovo del Nordamerica ordinando di tenere segreti gli abusi sessuali degli ecclesiastici (…)”.
Lettera scritta nel 2001 proprio dal Ratzinger in cui imponeva a tutti i vescovi l’assoluta segretezza sugli abusi sessuali degli ecclesiastici e stabiliva le regole “processuali” per impedire che tali abusi venissero puniti.
Anche per questo 12 anziani del Consiglio, in rappresentanza delle tribù Cree, Haida, Metis, Squamish e Anishinabe hanno reso pubblico un documento con cui, fra l’altro, chiedono che il Santo padre e i vertici del Vaticano siano processati come responsabili del genocidio davanti al Tribunale internazionale per i crimini di guerra.
Secondo voi saranno mai ascoltati?
D’altronde è scritto sulla Bibbia (Deuteronomio):
“Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni […] quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli (…) voi vi comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco i loro idoli”.
Sempre più fiera di essere Druida!!!!
Se volete approfondire vi rimando a questo mio articolo del 2015: https://phehinothatemiyeyelo.wordpress.com/2015/11/18/genocidio








