Quando un esercito di bianchi
combatte gli Indiani e vince,
questa è considerata una grande vittoria.
Ma se sono gli Indiani a vincere
allora viene chiamata massacro.
Chiksika del popolo Shawnee
Ed eravamo ancora nel 1700…..
Oggi, nel 2015, l’ipocrita popolo di invasori tenta ancora di rigirare le cose e imporre il suo bizzarro “pensiero” al mondo belante che lo crede ancora una grande nazione.
Infatti leggo che La Washington State University, sita appunto a Washington, ha deciso di abbassare i voti agli studenti che osino pronunicare termini quali: uomo bianco, uomo di colore, straniero, clandestino……
Ma di eliminare il termine “pellerossa” manco a parlarne, vero?
Un po’ come quando un negro dice di essere fiero di appartenere alla sua razza e tutti gli dicono bravo. Ma se lo fa un bianco è razzista! E lo dice un Nativo Americano viene subito messo in galera per apologia di rivendicare i propri diritti ( è reato solo per loro). E magari condannato a morte con accuse false come Leonard Peltier.
Ma l’idiozia ipocrita degli americani non finisce qui:
“La professoressa Selena Lester Breikss , docente di “Appunti di Politica” che ha un corso su “Donne & Cultura popolare”, ha precisato come non siano più accettabili “generalizzazioni, stereotipi, linguaggio dispregiativo e offensivi” e così l’uso di termini esplicitamente sessisti e xenofobi saranno severamente sanzionati. La Breikss ha addirittura deciso di vietare, durante le ore del suo corso, l’uso delle parole “maschio e femmina”. La professoressa Rebecca Fowler che insegna “Introduzione alle nozioni di studi comparati”, ha, invece, deciso di sanzionare gli studenti sottraendo un punto per ogni termine inappropriato al voto finale. Tra i termini vietati vi sono “uomo bianco”, “di colore” o “straniero”. Il giornale The Independent ha intervistato i docenti della Washington State University che hanno spiegato la ratio dell’iniziativa: non ha un intento meramente punitiva ma ha lo scopo di incoraggiare gli studenti a usare una terminologia adatta per le varie circostanze.” ( fonte Il Giornale)
Scusate, ma qualcuno si è mai sentito offeso se chiamato uomo bianco o uomo di colore, maschio o femmina, straniero? Allora mi dovrò incazzare, d’ora in poi, se qualcuno oserà chiamarmi bionda???? E quali sarebbero i termini adatti, secondo le menti eccelse eredi di Custer?
Se un messicano, che è straniero per gli americani, entra clandestinamente in America dopo avergli sparato ( perchè spesso gli sparano quando tentano di passare il confine) come lo chiameranno?
E i bianchi potremo chiamarli visi pallidi allora? E i negri? Visi scuri? E gli omosessuali? Diversamente etero andrà bene?
Ma per favore!!!!!
Un conto è offendere, e chi offende un altro essere, umano e non, andrebbe buttato fuori dalle università, un altro è chiamare le cose con il proprio nome.
Femmina: animale, anche umano, munita di organi genitali femminili, quindi interni.
Maschio: animale, anche umano, munito di organi genitali maschili, quindi esterni
Omosessuale: essere umano appartenente al genere femminile o maschile che ama esseri umani del proprio sesso
Negro: essere umano appartenente alla razza Negroide ( si, esistono le razze e non è dispregiativo, in italiano, chiamare negri gli appartenenti alla razza Negroide), Da questi sono ovviamente esclusi gli Aborigeni Australiani perchè appartengono alla razza Australoide che è diversa dalla Negroide, e i Capoidi.
Uomo bianco: in effetti questa razza non esiste perchè i bianchi discendono dalla razza Caucasica. Ma io non lo trovo offensivo.
Clandestino: chi entra in un paese straniero senza averne il diritto e quindi ne viola la legge
Immigrato/migrante: chi lascia VOLONTARIAMENTE il proprio paese per cercare condizioni di vita migliori
Straniero: estraneo, persona che viene da un altro paese
Rifugiato: persona richiedente asilo fuggita, o espulsa, dal proprio paese perchè perseguitata e discriminata per la sua religone, razza, politica, o in fuga da guerre.
Profugo: persona che lascia il proprio paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali. Un profugo interno non oltrepassa il confine nazionale, restando all’interno del proprio paese.
Apolide: persona che non ha cittadinanza in nessun paese
Zingaro: persona appartenente a un gruppo etnico originario dell’India, stanziatosi successivamente anche in Europa e nel resto del mondo, che conduce vita perlopiù nomade
Nomade: popolazione che non ha fissa dimora ma vive spostandosi di luogo in luogo
Nessuno di questi termini è offensivo per una mente normale.
Su certi ignoranti, che hanno rinchiuso la propria storia in Riserve, non mi esprimo nemmeno: direi che si commentano da soli.
Personalmente se devo usare un termine dispregiativo per qualcuno uso, come ormai avrete capito, merda umana o sub umana. Che vale per tutte le razze e per tutti i generi, senza distinzione alcuna!
Ma cos’hanno in testa codesti nuovi americani???? Coda di paglia? Perchè loro sono figli di stranieri, immigrati, clandestini, assassini…..ma soprattutto di invasori.
A proposito di americani:
Invasori: coloro che occupano in maniera violenta un territorio già abitato da altri.
Usurpatori:coloro che si appropriano senza dirtto delle cose altrui con violenza e raggiro
Violatori:coloro che approfittano con violenza di chi è fisicamente o mentalmente più debole di loro, profanandone la cultura, il corpo, la terra…..
Genocidio: sterminio di un intero gruppo etnico o religioso
Ipocriti: coloro che pretendono di possedere virtù, sentimenti, ideali ecc. che in realtà non hanno. L’pocrita è quindi un bugiardo che tenta di ingannare le altre persone con i suoi atteggiamenti.
E sull’ipocrita mi fermo perchè niente rappresenta meglio certi eredi di quella merda umana di Custer!
P.S : ora gli invasi a cui si cerca di togliere la cultura e le tradizioni siamo NOI!
Ma non si può dire perchè altrimenti siamo razzisti…..Chi ci invade, chi cerca di imporci la propria sottocultura, chi ogni giorno viene a derubarci, ucciderci e violentarci, viene chiamato “profugo” con la benedizione della parte marcia dei nostri politici e della chiesa.

Il mio compianto amico Russel Means e il suo modo di vedere la bandiera che hanno imposto con la forza al suo Popolo