Torino, la prof insulta i poliziotti: “Dovete morire vigliacchi”
Sono queste le parole gridate da una squilibrata mentale grave che, chissà come, è finita a fare l’insegnante di qualche povero ragazzo, contro la polizia durante gli ennesimi scontri a Torino.
Scontri creati, come sempre, da quelle merde dei centri sociali antifacomunisti e anarchici che volevano impedire il comizio di Casa Pound e, non avendo argomenti per contrastarli, ricorrono sempre e solo alla violenza da bravi idioti ignoranti quali sono.
Durante questi scontri i vigliacchi rossi hanno compiuto veri e propri atti di puro TERRORISMO: come già scritto un agente è stato ferito dalle schegge di una bomba lanciatagli contro.
In mezzo a questa massa di idioti delinquenti si trovava anche questa pseudo insegnante deficiente:cappuccio in testa e birra in mano ad insultare le Forze dell’Ordine ben sapendo, la vigliacca, che non avrebbero alzato un dito contro una “donna” disarmata, con parole d’odio profondo, del tipo:
“Poliziotti mi fate schifo, dovete morire”.
“Mezza cartuccia del cazzo…”. E ancora: “Vergognati, schifoso”.
Intervistata, oltretutto, dal programma Matrix, la scellerata, invece di scusarsi, ha sottolineato:
“Certo, ho detto quelle parole perché loro stanno proteggendo i fascisti, e perché un giorno potrei trovarmi fucile in mano a lottare contro questi individui”
Davvero, povera idiota? E quando qualcuno ti ruba in casa, ti aggredisce tu chi chiami? Quei debosciati dei centri sociali? Quelli che, per coerenza, non hanno neanche fatto il militare???? TU con un fucile in mano?????
Ti ricordo che le Forze dell’Ordine fanno parte di quello stato che ti paga lo stipendio!
Questa tizia è riuscita a schifare perfino Frottolo Renzi ( forse perchè in campagna elettorale?) che ha dichiarato:
“Che schifo, una professoressa che augura la morte ai poliziotti andrebbe licenziata su due piedi. Un’ insegnante viene pagata per educare alla cittadinanza nelle scuole….Torino è una realtà in cui ci sono molti centri sociali che, come dice il senatore Stefano Esposito del mio partito, andrebbero chiusi”.
Praticamente quello che sta pensando tutta la gente sana di mente!
Ma direi che la lezione migliore a questa brutta stronza, e scusatemi il termine ma è il minore che mi viene in mente, l’ha data la figlia di un poliziotto pubblicando questa lettera sui social:
“Cara professoressa, ti parla la figlia di un appartenente alle forze dell’ordine.
Tu che gli urli “dovete morire”, vedi ogni volta che mio padre si allaccia gli anfibi e si chiude il cinturone ho davvero paura che qualcuno lo faccia morire.
Forse tu non sai cosa vuol dire. Tu non sai cosa vuol dire vivere di turni, vivere di imprevisti, di compleanni in cui nelle foto ci sono tutti: tranne lui. Del pranzo di Natale che diventava freddo a forza di aspettarlo. Del cuscino vuoto accanto a mia madre. Del freddo, del sonno, del sangue sulla strada, degli insulti che gente come te ogni giorno rivolge a chi indossa una divisa. Cara professoressa, hai mai provato ad accarezzare la stoffa della giacca di un poliziotto o di un carabiniere? Sai non è di un cotone morbido, non è il lusso che tutti credono che lo Stato regali a quegli uomini e a quelle donne in divisa.
Cara professoressa, tu sai che mentre auguravi a quei ragazzi la morte a casa c’erano i loro bambini che si erano appena addormentati che si aspettavano di vedere i loro papà il giorno dopo come tutti i giorni? Lo sai che c’erano madri, fidanzate e mogli che in quel preciso momento stavano pensando a loro? E stavano pensando se magari potevano avere troppo freddo là fuori? Non sono dei mostri come li dipingete. Ma sono persone. Le stesse persone che chiamate a tutte le ore se avete bisogno di aiuto, e loro anche se voi gli augurate le morte vengono ad aiutarvi: perché hanno giurato di esserci, e quella divisa che tanto odiate rappresenta anche questo.
C’è chi della propria divisa ne fa un abuso, come ovunque c’è la mela marcia e sono concorde nel punirlo adeguatamente secondo le leggi, ma non per questo bisogna augurare il male a tutti coloro che indossano una divisa. Perché io nonostante tutto non auguro del male a nessuno e mai lo farò, perché mi hanno insegnato il rispetto per la vita di tutti. Così, cara prof, ora vai e guarda negli occhi tuo padre e tuo marito/compagno/ fidanzato che sia (se ne hai uno), guardali negli occhi e cerca solo di immaginare cosa si possa provare: a sapere che tanta gente come te augura la morte a quegli uomini che per noi sono la vita».
Io non sono così gentile come questa meravigliosa ragazza che onora il padre e tutta l’Italia sana con questa lettera: io auguro a codesta “insegnante” e a tutti coloro che tanto dichiarano odio verso le Forze dell’Ordine, di venire aggredita da qualche delinquente, di trovarsi veramente in pericolo e di rivolgersi a…..chi???? A NESSUNO!!! Senza Forze dell’Ordine, cara pirla, NESSUNO verrà mai a difenderti!
In un altro Paese saresti rinchiusa in GALERA con i tuoi kompagni!
E spero vivamente che adesso venga immediatamente licenziata in tronco!