Avanti così

Siamo nel 2018 e ci sono ancora Paesi e religioni che considerano le donne come esseri inferiori ed oggetti da comandare a uso e consumo maschile.
Ma le donne, si sa da sempre e per questo gli omuncoli ci temono, hanno una marcia in più SEMPRE e prima o poi tirano fuori gli artigli.
Nel corso dei millenni, dall’orribile e violenta caduta del Matriarcato, gli omuncoli ci hanno recluse, abusate, usate, vessate, umiliate, schiavizzate, bruciate sui roghi.
E noi abbiamo resistito, lottato e rialzato la testa.
Perchè NOI siamo guerriere per davvero e non abbiamo bisogno di armi per combattere e vincere: ci basta il nostro cervello il nostro spirito!
Così, finalmente, si sono svegliate anche alcune donne islamiche.
Nel 2001 in Afghanistan cade finalmente la mostruosa dittatura dei talebani e il Paese si dà un’impronta più moderna e civile: via i burqa dalle teste delle donne, finalmente libere di avere i capelli al vento, più libertà ed emancipazione….
Diventano paladine di questo spot afghano le ragazze della nazionale di calcio femminile a Kabul, finalmente libere e emancipate come le loro sorelle occidentali.
Almeno in apparenza, perchè le abitudini di certi omuncoli complessati sono dure a morire!
Dietro questo finto progresso e libertà femminile si nascondevano violenze sessuali, abusi e minacce da parte dei vertici e dei responsabili della federazione calcistica afghana.
A trovare il coraggio di scoperchiare il vaso di apparenze e ipocrisie è stata l’ex capitana della nazionale di calcio afghana Khalida Popal.
Quando cadde la dittatura talebana lei aveva solo 14 anni e si è potuta godere così in pieno la presunta libertà acquisita.
Amava il calcio e si era subito distinta per le sue grandi doti calcistiche, diventando in breve tempo un simbolo per le donne afghane e il capitano della nazionale di calcio.
Tutto molto bello se non fosse che dietro le quinte la verità si rivela:Khalida e le altre sono costrette a subire ogni giorno aggressioni, insulti e minacce di ogni tipo da parte di quegli omuncolini complessati che ancora non accettano e non si capacitano della superiorità femminile ( nessun uomo, diciamolo pure, sarebbe in grado di sopportare tutto quello che per millenni abbiamo subìto noi donne grazie ai complessati e di avere la forza, nonostante tutto, di resistere e lottare per riprenderci il nostro posto).
Khalida sporge una prima denuncia, ma non viene ascoltata, anzi: in un Paese comandato dagli omuncoli gli abusatori fanno anche carriera!
Così, dopo constanti minacce di morte, è costretta a fuggire in Danimarca e da lì rivela e denuncia tutto quello che le atlete erano costrette a subire: gli abusi partivano dal basso, dagli allenatori, fino ad arrivare ai più alti vertici dirigenziali, su cui ora sta indagando la Fifa.
Reclusione forzata negli alberghi durante i ritiri, manco fossero prigioniere, palpeggiamenti continui durante gli allenamenti da parte di esseri inferiori incapaci di gestire i propri istinti davanti ad una femmina, abusi sessuali durante e dopo le selezioni: le selezioni, infatti, avvenivano in base a chi si prestava a farsi violentare dai dirigenti.
“Fammi vedere quanto sei bella perché solo le ragazze splendide faranno parte della squadra”, queste erano le parole dette alle atlete che così venivano ricattate e poi minacciate.
Le ragazze stavano zitte e subivano sia per la paura di ritorsioni anche contro le famiglie  sia per non perdere l’ottima fonte di reddito fornita dalla nazionale di calcio.
E anche perchè in passato l’aver accusato potenti funzionari sportivi aveva  portato alla cacciata di nove giocatrici anzichè all’arresto degli aguzzini.
Ma per fortuna, nonostante tutto, dopo aver visto sulla BBC l’intervista/denuncia dell’ex capitano anche le altre ragazze hanno trovato il coraggio e hanno denunciato i vigliacchi stupratori alla Fifa che ha aperto un’inchiesta.
Loro non si sono potute salvare ma, ci auguriamo, salveranno dagli abusi le future atlete.
Anche perchè adesso anche in Afghanistan, si spera per davvero, gli abusi sono considerati crimini (prima erano una cosa normale…).
A Kabul il presidente Ashraf Ghani ha parlato di ”profondo choc nazionale”, mentre l’ufficio della Procura generale ha aperto una sua propria indagine. Lo scandalo è arrivato anche in parlamento, con interrogazioni aperte nelle due camere di Kabul.
Speriamo sia un vero segnale che qualcosa sta VERAMENTE cambiando anche per le donne musulmane di quei Paesi, che non sia più così strano vedere donne giocare a calcio in calzoncini e con i capelli al vento, donne che guidano, che vanno in giro da sole, che lavorano, che fanno tutta la carriera che gli pare, che vanno al mare in costume da bagno, che sono indipendenti e libere davvero.
Cose che per noi, fortunate figlie di chi ha lottato per millenni ed è morta per la libertà delle donne in Occidente, sono scontate da tempo, ma che non è così per le donne di altri Paesi e di altre religioni.
Certo anche da noi le lotte non si sono fermate: combattiamo ogni giorno per avere stipendi uguali agli uomini, stesse possibilità di carriera, stessi diritti.
Ogni giorno, ancora nel 2018 in Occidente, noi donne vere combattiamo contro gli stereotipi di genere che ancora vorrebbero vederci in casa a servizio dell’uomo per servirlo cucinando, stirando e rassettando e allevando figli, ma sempre super bellissime, sexy, perennemente giovani come eterne bamboline di plastica.
Anche qui siamo ancora considerate “inferiori” se un qualsiasi uomo può pretendere di farsi chiamare donna impiantandosi delle protesi, tagliando o meno il pistillo, e riempiendosi di ormoni! Per gli uomini siamo solo questo? Bastano delle protesi e dire di “sentirsi” donna per credere di esserlo???
Eh no! Questo è odio e discriminazione verso di noi e totale mancanza di conoscenza del vero essere Femminile!
Quindi le lotte continuano e continueranno fino a quando gli omuncoli di tutto il mondo impareranno a conoscere e ad amare le donne e al desiderio di ritornare al Matriarcato, unica forma sociale che non ha MAI creato danni alle persone e all’ambiente!
Sorelle di tutto il mondo uniamoci e non molliamo MAI!

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9 pensieri su “Avanti così

  1. noir622224124

    Povere donne…………

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  2. E se non ci considerano inferiori, talvolta, vedendoci sicure e capaci di rimanere sole senza chiedere niente a nessuno s’impauriscono e ci allontanano.

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    • Quelli che fanno così sono i complessati mini pene dotati,gli stessi che invidiano anche gli altri uomini.Come il povero Toscani:odia Salvini perché vorrebbe essere virile e carismatico come lui e odia la Meloni perché uno sfigato come lui una donna bella,intelligente e sicura di sé come lei può solo immaginarsela! Ci sono uomini e ci sono omuncoli

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  3. Rain

    Il punto è che la rivoluzione non deve essere solo sessuale, ma culturale tutta… e non abbiamo ancora capito da dove cominciare!

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  4. ROSARIO ZAPPALA'

    Io mi chiedo come si fa a pensare a cose del genere,
    dov’è il piacere a ottenere qualcosa col ricatto, col sopruso?
    Il desiderio si innesca con la complicità e se non è reciproco
    in una persona normale
    svanisce
    e deve restare il rispetto per l’altra persona
    E invece queste mezze seghe
    vogliono comunque qualcosa
    che non gli spetta…
    Ma quando si estingueranno gli idioti?

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