Perchè non festeggio

Oggi qualcuno in Italia, sempre meno in verità e per fortuna, festeggia il 25 Aprile: giorno della “liberazione” , anche se la guerra non era ancora finita.
Ma cosa accadde dopo quel giorno? Da cosa si è “liberata” l’Italia?
Innanzitutto è doveroso ricordare che praticamente tutti i partigiani combattevano per i comunisti: volevano sostituire una dittatura con un’altra ben peggiore!
Infatti i partigiani che non volevano sottomettersi al comunismo furono barbaramente uccisi, al pari dei fascisti, dai partigiani comunisti.
E questo dopo aver combattuto al loro fianco…..Da qui si capisce la lealtà di certi esseri ( qui ci sono alcuni degli innumerevoli atroci crimini commessi dai partigiani che non sono proprio da festeggiare: https://phehinothatemiyeyelo.wordpress.com/2017/04/25/a-chi-interessa-la-storia-vera/ ).
I partigiani si sono sempre definiti “patrioti e combattenti per la libertà”:  partigiano significa letteralmente “chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive, per lo più con spirito fazioso e settario” – fonte Treccani.
Il movimento partigiano era profondamente diviso al suo interno:era principalmente comandato dal partito comunista italiano che a sua volta prendeva ordini, ed era pure finanziato, dal partito comunista russo grazie a Togliatti che collaborava con Stalin in persona!
Altro che libertà! Altro che patrioti!
Questi partigiani non volevano altro che eliminare il fascismo non certo per una democrazia, bensì per creare uno stato sotto dittatura comunista su modello di quello russo.
Se abbiamo una sorta di democrazia, più o meno reale, in Italia non è certo merito dei partigiani, che contribuirono ben poco alla sconfitta dei nazisti rispetto alle forze alleate, ma degli alleati, soprattutto lo dobbiamo alla sottomissione all’America ( contribuirono anche i russi ma solo perchè volevano espandere il cancro comunista anche qui). Non dimentichiamo nemmeno le porcate degli alleati e le “marocchinate” https://phehinothatemiyeyelo.wordpress.com/2018/04/03/tanto-per-ricordare/
Questo ha comportato una lenta ed inesorabile fine per il nostro bel paese: siamo diventati una colonia americana, poi sottomessi alla dittatura dell’unione europea e delle banche nonchè all’invasione incontrollata di stranieri che ci stanno sostituendo grazie al piano Kalergi voluto dall’Europa! Per non parlare dello strapotere della mafia, praticamente sconfitta dal fascismo ed ora più forte che mai.
Stiamo vivendo una crisi senza uguali!
Gli italiani si ritrovano, tra le altre cose, a quasi ottant’anni dalla fine del Fascismo, senza più i diritti che avevano garantiti fino a pochi anni fa: niente più contratti di lavoro a tempo indeterminato, niente più salario minimo garantito, niente più ferie pagate e malattie pagate, niente più orario massimo di otto ore, niente più pensioni di invalidità garantite a chi spetterebbero davvero ( mentre spopolano i falsi invalidi, soprattutto al sud), niente più sussidi e case popolari perchè la sinistra da tutto agli immigrati…..
La cultura e la scuola hanno sempre meno investimenti perchè tutto va in tasca ai politici, alle banche e agli immigrati, che vengono usati e sfruttati dalle sinistre e dalle loro ong, coop e onlus varie perchè fruttano ulteriori soldi.
E perchè ci vogliono ignoranti e stupidi.
Grazie a tutto questo un italiano, semmai trovasse un lavoro, si vede costretto a orari di lavoro sul modello cinese: 10/12 ore al giorno pagate quando va bene 5€ l’ora, 2€ nei casi più spudorati ( tipo nelle cooperative).
Chi avrà più i soldi per pagarsi il mutuo di una casa, mettere su famiglia e mantenere i figli????
Per questo stanno distruggendo l’ideale della famiglia, unico punto saldo nella vita di una persona, cercando di sminuirlo, falsarlo per disgregare le persone il più possibile.
Poi guai ad amare la tua Patria, altrimenti ti accorgeresti di come le sinistre l’hanno sempre odiata e svenduta al miglior offerente!
Un Patriota ha dei valori, degli ideali e combatte per difenderli!
Per questo dobbiamo essere, secondo loro, cittadini del mondo, esterofili, senza radici, senza famiglia, senza cultura perchè dobbiamo assorbire le culture degli immigrati che ci invadono altrimenti siamo razzisti, dobbiamo drogarci, abortire….
Essere comunisti con l’unico mononeuronale pensiero unico ma essere anche consumisti perchè sennò come s’ingrassano loro?
Ed è così che vi sottomettono e vi fanno stare zitti!
Infatti NESSUNO si sta ribellando a tutto questo.
Sapete cosa vi dico?
ANDATE AFFANCULO!
Comunisti di merda e amici di Soros non crediate di poterci mettere sotto tutti perchè magari saremo anche pochi, ma i pochi che siamo valgono molto più di tutti i vostri schiavi rincoglioniti e ignoranti!
Per questo in questa giornata voglio ricordare, una volta ancora, un eroe vero, un vero Patriota nato nelle mie terre, nel parmense, a Traversetolo: Paride Mori.
Un vero Italiano a cui la sinistra e gli idioti dell’anpi hanno voluto ritirare la medaglia e una targa alla memoria.
Perchè la storia deve assolutamente avere un senso unico come l’unico pensiero….

Paride Mori nacque nel 1902 a Traversetolo, provincia di Parma, ed era fieramente un fascista ed un repubblichino.
Quando venne firmato l’armistizio l’8 Settembre 1948 Paride si trovava presso il Distretto Militare di Verona con la mansione di addetto al Comando di scorta e vigilanza ferroviaria alle tradotte.
Saputa la notizia dell’armistizio decise che lui non si sarebbe arreso: arruolò circa quattrocento coraggiosi ed ammirevoli bersaglieri volontari, il più giovane aveva 15 anni e il più anziano  60 e creò il Battaglione M, in onore di Benito Mussolini, divenendone il Capitano, e insieme partirono per il confine orientale, il Friuli, decisi a difendere la Patria dal cancro comunista.
Non glielo ordinò nessuno! Sarebbe potuto scappare con i suoi Bersaglieri, tornare a casa dalla famiglia….Invece tutti questi 400 valorosi eroi veri scelsero la fedeltà alla Patria proprio nel momento più difficile.
Si diressero a Gorizia consapevoli della drammatica inferiorità numerica e bellica rispetto al nemico.
Per oltre 20 mesi sopportarono il freddo, gli agguati, la fame, la lontananza dalla famiglia.
Come scritto sopra erano in numero nettamente inferiore ai nemici, si stima 1 a 10, e non certo armati come i russi, ma nonostante tutto non ebbero paura e continuarono coraggiosamente a lottare per non far cadere la propria amata Patria sotto il cancro comunista che premeva sul confine.
Paride Mori venne ucciso dai comunisti in un agguato il 18 Febbraio 1944 presso S. Lucia d’Isonzo, lasciando i suoi soldati nella disperazione per la perdita di un Uomo di così gran valore.
Alla fine, il 30 Aprile 1945, a guerra finita, i suoi Bersaglieri si arresero ai partigiani titini con la garanzia di rimanere in vita e lasciati tornare a casa.
Ovviamente i comunisti, merde quali sono sempre stati, non mantennero fede alle loro promesse e garanzie: imprigionarono i bersaglieri che avevano deposto le armi in segno di resa, li torturarono, li fecero morire di fame e di stenti.
E non si presero nemmeno la briga di seppellire i cadaveri: li gettarono come spazzatura nelle buche che servivano da latrine per gli stessi prigionieri.
Solo in pochi riuscirono a sopravvivere e a raccontare gli ennesimi orrori compiuti dai comunisti.

Per ricordare a dovere un Patriota vero ecco un paio di stralci delle lettere scritte dal fronte all’adorata moglie e all’amatissimo figlio Renato, di 10 anni:

 “Come vedi, figlio mio, io faccio il bravo soldato e servo la Patria con le armi ben salde nel pugno e tu devi fare il bravo ragazzo amando l’Italia, perlomeno quanto l’ama il tuo Papà e prepararti a servirla quando sarai grande … studiando imparerai che il donare per Essa la vita è il più grande onore che possa sperare ogni Italiano che sia degno di portare questo nome … abbracciamo e grida con me Viva l’Italia”.

Da una lettera alla moglie Rosi del 9 novembre 1943:

“… se Dio ha segnato sul quadrante della mia vita l’ora suprema vuol dire che, in pace o in guerra, io me ne debbo andare e lasciarti il peso dei miei figli. Ma se quest’ora dovesse essere prossima , ti ho già detto tante volte che preferirei morire con l’arma in pugno, di fronte al nemico, per la salvezza della mia patria, che tu sai quanto io ami … e se proprio dovessi cadere tu sarai tanto forte da sopportare fieramente il tuo dolore benedicendo Dio d’avermi fatto morire della morte più bella …”

Grazie Paride Mori!

 

Paride Mori

 

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6 pensieri su “Perchè non festeggio

  1. Non posso condividere appieno il tuo articolo.
    Per quanto riguarda il 25 aprile, ne scrissi nel mio ultimo articolo.
    BUONA GIORNATA.
    Quarc

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  2. Sinceramente non ho mai festeggiato il 25 aprile. Sono perfettamente consapevole che si tratta di una festa che fa piacere ai comunisti… che non ho mai amato.
    E poi… vidi com’era il paradiso comunista… in Polonia e Cecoslovacchia.
    Buon Pomeriggio.
    Qarc

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  3. ROSARIO ZAPPALA'

    Abbiamo perso la guerra,
    abbiamo vissuto una guerra civile
    con crimini indicibili
    e dobbiamo festeggiare?
    Credo proprio non ci sia niente da festeggiare.

    Piace a 1 persona

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