LA SCUOLA ITALIANA DEDITA ALLA SOVVERSIONE SOCIALE, FAMILIARE E AL DISORDINE SESSUALE. SI FA POCA LEZIONE E MOLTA POLITICA (utili idioti del potere globalista)

Non ditemi che non ve ne eravati accorti! Eppure a noi da bambini insegnavano a cantare O bella ciao,ci OBBLIGAVANO a impararla e a cantarla (io prendevo note perché già alle elementari.i rifiutavo), dicevano che i partigiani erano tutti eroi…..Ci sono ignoranti che considerano eroe in assassino di merda come Guevara. C’è chi inneggia al comunismo impunemente ignorando gli oltre 500 milioni di morti che ha causato. Adesso cercano di inculcare che il vero pericolo sia il fascismo,finito quasi ottant’anni fa….Svegliarsi gente! Non permettete che frullino il vostro cervello e quello dei vostri figli!

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48 pensieri su “LA SCUOLA ITALIANA DEDITA ALLA SOVVERSIONE SOCIALE, FAMILIARE E AL DISORDINE SESSUALE. SI FA POCA LEZIONE E MOLTA POLITICA (utili idioti del potere globalista)

  1. Per piegare le nuove generazioni. Droga, sesso e sovversione.

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  2. Una dittatura vale l’altra infatti, di qualsiasi colore la si voglia rivestire. E insegnare vuol dire fornire indicazioni valide di percorsi di conoscenza invitando ad approfondire con la propria mente, con la propria capacità di indagine e analisi, prima di accettare supinamente stereotipi e preconcetti prestabiliti e comunemente accettati.

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  3. Anch’io cantavo “Bella Ciao” ma non avevo la MINIMA idea a cosa si riferisse, né a 8 anni capivo chi fossero i partigiani.
    Detto questo, sui programmi scolastici ci sarebbe moltissimo da dire (e tu che ne sei dentro lo vedi tutti i giorni, a parte questo periodo in cui sei a casa).
    Proprio ieri parlavo con un mio carissimo amico dei programmi di Storia.
    In 3° elementare studi Sumeri e Babilonesi, ma in 5° elementare ti ritrovi indietro con il programma e ti fermi alla 1° Guerra Mondiale.
    In 1° media studi Sumeri e Babilonesi, ma in 3° media ti ritrovi indietro con il programma e ti fermi alla 1° Guerra Mondiale.
    Lo stesso accade alle superiori, sempre che tu abbia ancora storia come materia (Geografia è già stata tagliata).
    In pratica in nostri ragazzi sanno a memoria Tigri Eufrate e Ziqqurat, ma non sanno una cippa della storia contemporanea.
    Indy: ma ti pare?

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    • Mi pare si! Per per fortuna insegno in una scuola privata dove nessuno mi impone metodi che non condivido. Da me si comincia in prima dalla preistoria e ai finisce in quinta con la storia moderna,ben oltre la seconda guerra mondiale

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  4. C’è un articolo interessante sul blog “Il Semplicissimus” intotolato 2Inception”, non parla di scuola ma di un metodo usato dal potere per inculcare idee nella testa della gente.

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  5. Mi pare che tu stia esagerando,non è tanto tempo (8 anni) che sono uscita dalla scuola ,mi par impossibile sia cambiata fino a questo punto!

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    • Io ci insegno attualmente e trovo veramente difficile trovare testi che non siano così palesemente anti italiani. Infatti spesso uso fotocopie prese direttamente dai libri delle biblioteche

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  6. Mi piace questo libro concordo con le idee,il multiculturalismo è il nostro futuro,l’economia italiana ha bisogno degli immigrati che devono avere lo ius soli.Il neo parlamentare friulano non poteva non esprimersi così viste le sue idee politiche…

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    • Non concordo assolutamente:il multiculturalismo si è dimostrato ovunque un totale fallimento. Ogni popolo é stato creato diverso per vivere in un determinato territorio. Il multiculturalismo porta solo alla cancellazione della cultura e dei popoli nativi,come gli Indiani d’America,i Maori,gli Aborigeni Australiani ecc. In sud Africa i negri stanno massacrando i bianchi e non solo lí. Non abbiamo assolutamente bisogno degli immigrati:siamo ITALIANI il popolo degli artisti,musicisti,artigiani,cuochi,poeti….eccediamo in tutto quello che facciamo senza bisogno di estranei che dovrebbero rimanere a lavorare e ad arricchire i loro paesi. Certo,fanno comodo a quelle cooperative che li sfruttano come mano d’opera a basso costo,come schiavi moderni. Questo si che è razzismo!

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  7. “Ubi maior minor cessat”… se vogliamo far estinguere del tutto quei pochi princìpi di libertà, uguaglianza e fraternità, che provengono sia dal pensiero illuminato degli antichi filosofi del bacino mediterraneo che dalle altre rivoluzioni del pensiero, che si sono potute affermare in questa parte di mondo con grandi sacrifici e sofferenze e solo da poco tempo, il modo migliore è di farci sopraffare dalle altre culture che sono molto più prepotenti e meno tolleranti della nostra. Le navi cariche di “immigranti” sono molto più consistenti del cesto di fichi freschi che Catone portò in senato per evitare che Roma finisse lì la sua storia.

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    • Esattamente! Che dire,poi,di quegli stati come Italia e Francia che lasciano cadere a pezzi capolavori dell’arte e della storia come Notre Dame in nome di uno stupido laicismo e,soprattutto,per non urtare gli islamici (perché,diciamolo pure é sempre per loro che lo fanno)? L’arte é patrimonio di tutti!

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      • Cara Inadianalakota, penso che abbiamo molte affinità elettive in comune, mi spiace di essere in ritardo nel risponderti, oggi sono stato un po’ assente. Avevo scritto un paio di aforismi per l’episodio della copertura delle statue nude al campidoglio con degli scatoloni per evitare di turbare la vista dell’eccellenza iraniana. Penso che ricorderai questo fatto. Li ho scritti come immagini e non so come inviarli da qui, quindi intanto ne riscrivo uno di seguito: “ Come artista sono offeso,
        come “Civis Romanus”
        sono indignato,
        come libero pensatore
        sono preoccupato.
        Una città che si vergogna
        delle sue opere d’arte,
        non merita di averle ereditate.
        Anche io in un certo senso sono un lupo delle praterie, solitario però, non amo le aggregazioni, amo le praterie e i bisonti, come i Lakota

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      • Mi fa molto piacere! Infatti mi sono iscritta al tuo blog

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      • A presto, dunque

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  8. Rain

    In generale trovo sbagliato proprio il sistema scuola, che dovrebbe solo fornire gli strumenti base per elaborare e comprendere il mondo mentre (in un senso o nell’altro non importa, lo trovo comunque scorretto) finisce per trasmettere sempre punti di vista sulle cose… anche se mi rendo conto che forse è impossibile trasmette un qualsiasi concetto in maniera neutrale e a-prospettica. Poi, va da sè che la prospettiva sia quella del pensiero dominante…

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  9. Harley

    Insegnare non è indottrinare, appunto, insegnare è fare cultura e sviluppare nuove menti.

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  10. Il termine “razza” è fra quelli più usati ed abusati in modo strumentale, così come un tempo non troppo lontano si definiva in modo spregevole “qualunquista” chi non era allineato né a destra né a sinistra, come il sottoscritto, che è stato ed è da sempre un libero pensatore. Il concetto di “razza” non solo è obsoleto, ma superato da elementari cognizioni scientifiche ed avrebbe dovuto esserlo da millenni. Poiché non esistono le razze ma le “tipologie”, non assolute e mutevoli dovute alle differenze climatiche e ambientali . Basta cambiare di latitudine per qualche generazione e le cosiddette “razze” perdono le caratteristiche morfologiche che gli ignoranti identificano come caratteri di razza. C’è addirittura stato un processo involutivo nella storia dello schiavismo basato sul concetto di razza, che in tempi antichi non veniva giustificato dalle differenze fisiologiche dal colore della pelle ecc. ma dal fatto che chi diventava schiavo era semplicemente il vinto, colui che perdeva la guerra o che non aveva soldi per pagare i debiti, cosa che tra l’altro ancora oggi accade in modi diversi. Anzi, molto spesso gli schiavi, cioè i vinti” erano più eruditi e intelligenti dei loro “padroni” e diventavano anche precettori, méntori e consulenti dei nobili che li “possedevano”, mentre in tempi più recenti si usavano le differenze morfologiche come evidenza di specie umana inferiore, un semplice pretesto di comodo per giustificare l’infame prepotenza della schiavitù. E si finiva con il credere che gli schiavi fossero poco più che animali come oggi si crede che gli animali siano poco più che delle cose.
    Nelle scuole non dovrebbero continuare a parlare di razze e di razzismo, ma dovrebbero insegnare che le razze non esistono…esistono gli odi tribali e le differenze culturali. I conflitti locali e le intolleranze condominiali sono altrettanto feroci delle manifestazioni contro soggetti ritenuti alieni. Basta vedere la ferocia e l’aggressività nei campi di calcio, dove l’intolleranza e la violenza verso le squadre nemiche è poco meno di una guerra, nonostante si tratti di soggetti della stessa stirpe e collocazione geografica. In senso biologico il mix genetico di tipologie diverse di individui è benefico, ma quello che è pericoloso è il mix di culture incompatibili fra loro, per ideologie, convinzioni religiose inamovibili e culture oppressive che non permettono le libertà individuali.

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    • Io ho studiato antropologia,nell’ambito dell’archeologia,e uso ancora il termine razza per definire le tipologie dei popoli umani. Le razze esistono,con le relative sotto razze,e non c’è assolutamente niente di dispregiativo nel dirlo,anzi:la diversità rende più belli e vario il mondo. Qualcuno,erroneamente,definiva come razza quella religiosa,come la razza ebraica che non esiste perché l’ebraismo é una religione. Poi ci sono le differenze culturali,che spesso sono immense,e quelle religiose. Quando un antropologo rinviene uno scheletro per classificarlo comincia dall’indentificazione del sesso,poi della razza,poi l’età ecc. Adesso col meticciamento é un tantino più complicato,ma certi tratti rimangono comunque. E,ripeto,non c’è niente di razzista nel dire razza bianca caucasica,razza negroide,australoide,asiatica ecc.

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      • Capisco la tua osservazione, è vera ma è relativa. Perché certe caratteristiche morfologiche dovute sopratutto alle condizioni climatiche, all’ambiente, e alla nutrizione, vengono trasmesse geneticamente costituendo delle specifiche fisionomie che distinguono i popoli fra loro, ma sono comunque delle differenze transitorie e mutevoli, non definitive, a volte anche in periodi brevi, ma quello che è sbagliato è che queste diversità vengono considerate “assolute” mentre non lo sono affatto, nella consapevolezza generale. Le stesse persone che vanno al mare in vacanza per fa diventare la loro pelle “abbronzata” dovrebbero rendersi conto che se per alcune generazioni vivessero per tutto l’anno sotto la luce del sole, la loro pelle diventerebbe più scura e altre trasformazioni fisiologiche avrebbero luogo in base al tipo di nutrizione e al tipo di attività che avrebbero in un luogo caldo e assolato anziché in un luogo freddo e scarsamente illuminato dalla luce del sole. Basta osservare i filmati o le foto della popolazione italiana di 50/60 anni fa e possiamo notare dei cambiamenti morfologici eclatanti a dir poco. Quando sono nati i concorsi di bellezza femminile, miss Italia, mi sembra, per notare come le donne di allora avevano una statura molto inferiore a quelle odierne, avevano spalle piccole e morbide, mentre adesso sono molto più alte, con arti e estremità, mani, piedi più grandi e spalle larghe e sono anche molto più atletiche di prima, questo è avvenuto per l’eccesso di proteine animali, per il consumo sfrenato di carne favorito dalla “industrializzazione” degli allevamenti di animali. Ma non solo in Italia, anche nei film americani del dopoguerra si riscontrano queste differenze fisiche notevoli. Kirk Douglas e Burt Lancaster sarebbero dei “nani” rispetto a molti attori moderni, e tutto questo in soli 50 anni, figuriamoci in tempi biologici più lunghi. Quindi insisto che il concetto di “razza” è puramente culturale e potrebbe essere usato solo se si avesse la consapevolezza che non è assoluto e questa consapevolezza generale non c’è, La gente comune che non ragiona oltre il proprio naso pensa che il mondo degli umani sia stato suddiviso in razze dai tempi biblici e così sarà per sempre nonostante tutte le evidenze. Mentre fa comodo insistere su questa suddivisione delle tipologie umane per fini diversi dalla conoscenza delle cose. Le differenze vere come anche tu rilevi sono quelle culturali, quelle delle convinzioni e possono verificarsi in qualsiasi luogo e fra qualsiasi persona che ha dell’esistenza concetti diversi. Le vere “razze” sono quelle che differenziano le menti e i cuori, non i visi e i corpi.

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    • I bianchi nati in Africa sono rimasti comunque bianchi anche generazioni dopo,idem i negri e gli asiatici nati in Europa. Certi tratti somatici rimangono sempre,come la pelle chiara o scura,la forma degli occhi,del naso….Io ho vissuto con i Lakota e notavo le loro somiglianze,e differenze,con gli altri Indiani e Indios:tribù diverse,stessa razza,tratti simili. É stato grazie alle specificità di uno scheletro di un Nativo che si è finalmente arrivati a dedurre che gli Indiani sono autoctoni e non migranti dall’Asia.

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      • Ma parliamo sempre di tempi storici “umani”. Se pensi che in tempi più lontani eravamo tutti animaletti pelosi e caudati che poi hanno deciso di salire sugli alberi e hanno sviluppato arti prensili torniamo al fatto che tutte le differenze sono dovute all’ambiente e all’uso. Ogni organismo sottoposto alle sollecitazioni esterne risponde con delle soluzioni per sopravvivere. Gli elefanti africani hanno grandi orecchie per disperdere il calore di della savana che è più esposta ai raggi del sole, mentre quelli indiani le hanno piccole perché in India c’è la giungla monsonica. Ci sono infiniti esempi che evidenziano questo ma , ripeto, la gente che usa il termine “razza”lo fa partendo dal presupposto che un dio o gli atomi abbiano generato ceppi di ominidi diversi dal principio, dalla linea di partenza, non sanno pensare oltre e più profondamente per questo dico che è sbagliato insistere sul concetto di razza ma sarebbe molto più saggio superarlo con la ragione e le evidenze in modo da poter affrontare i “veri” problemi di convivenza e tolleranza umana. Non sono i tratti somatici che fanno le culture, sono le distorsioni mentali dell’homo sapiens tecnologico, che si è sempre più allontanato dall’essenza della natura e quanto più si allontanava tanto più perverso e distruttivo è diventato. Ho simpatia per i nativi americani perché erano più puri e vicini allo spirito della vita. Anche in loro c’era la natura aggressiva e prepotente propria di questa specie, ma molto meno, più contenuta di quella dei feroci invasori europei e in più avevano anche il senso della misura e dell’equilibrio. Rispettavano e ammiravano gli animali che uccidevano, e come gli altri predatori si limitavano ad ucciderne lo stretto necessario, o poco più mentre le stragi degli europei superavano in barbarie qualsiasi confronto e non rispettavano niente.

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      • E su questo concordiamo!

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  11. Ne ero sicuro. How was living with the Lakota? I guess you you speak english too. My wife was american, from the east coast, Philadelphia. She passed over one year ago.

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    • Ho vissuto nelle riserve di Rosebud e Pine Ridge,in South Dakota ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Amando da sempre i Lakota e la loro cultura é stato un po’ come tornare a casa. E loro mi hanno accolta come una figlia. Mi dispiace per tua moglie

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  12. E’ lavorando nelle testoline dei bambini che questi ottimi komunisti si assicurano la fedeltà delle generazioni future. E poi….la legge glielo permette….perchè no?👺

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    • La legge è fatta apposta,altro che democrazia! É stato tutto programmato per distruggerci,perché l’intelligenza degli italiani,la nostra capacità di essere una potenza mondiale,dava fastidio a certi staterelli invidiosi. Siamo stati venduti dai nostri politici anni fa. Capito perché hanno ancora tanta paura del Duce? Perché con lui saremmo ancora il popolo degli artisti,degli artigiani,dei contadini,degli inventori,dei militari….una potenza mentale ed economica che non avrebbe nessun bisogno di importare schifezze dall’estero! E con le banche a servizio dello stato,non il contrario

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  13. Paroledipolvereblog

    Scusa Sister non ti trovavo più…..la situazione a parer mio è grave!

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  14. ROSARIO ZAPPALA'

    E poi permettono un’assassina con 6 ergastoli
    (che non sconta… chissà perché in Italia se sei rossa, lorda di sangue, la legge non si applica)
    di andare a indottrinare dei deficienti
    (nei centri sociali prosperano solo gli idioti)
    sugli alti valori della guerra allo stato
    delle stragi
    delle vittime che fanno le vittime
    Per forza, sono morti
    sotto i colpi dei vigliacchi komunisti come voi
    CHIUDERE I CENTRI SOCIALI SUBITO
    e costringere i topi di fogna che li frequentano
    a fare davvero qualcosa di sociale:
    Cambiare i pannoloni ai nonni nelle case di riposo
    raccogliere le siringhe che loro e i loro amici abbandonano nei parchi
    e visto che ci sono possono pure raccogliere la spazzatura
    che buttano in giro, ‘sti lerci.
    E se provano a imboscarsi, una bella manganellata
    in sostituzione di tutti i ceffoni che dovevano prendere da piccoli.
    Ciao Indy

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    • Completamente d’accordo! A quell’assassina di merda là auguro tutto il male di questo mondo e che poi provi a fiatare! Proprio lei parla di vittime,quando i sinistrosi schifosi sono i primi piagnucolisi e vittimisti! S’inventano addirittura pestaggi! Oltretutto stanno continuando a fare terrorismo ovunque:direi che è arrivata l’ora di estinguerli una volta per tutte!

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