Io non dimentico

 

Oggi è la giornata del ricordo.
Il ricordo di alcune delle vittime degli schifosi partigiani comunisti: i martiri delle Foibe.
Come ogni anno dedico un post a questi poveri morti che la sinistra, soprattutto le mummie parlanti dell’anpi, cercano in tutti i modi di oscurare e di far passare in secondo piano.
Addirittura domani gli imbecilli faranno uno dei loro soliti patetici cortei pro immigrati a Macerata (quindi pro invasori, pro pusher, pro stupratori, pro assassini…..), non manifestano certo per la povera Pamela, sia mai! Manifestazione che era stata vietata, inizialmente, fino a quando questi bastardi non hanno puntato i piedini passando alle minacce, come sono soliti fare.
Ovviamente nessuno pensa a come debbano sentirsi i familiari di una ragazza fatta a pezzi e rinchiusa in valigie davanti a una manifestazione pro immigrati nella stessa città dell’omicidio, gli stessi immigrati che le hanno venduto la droga e poi l’hanno massacrata!
D’altronde è da troppo tempo i partigiani sono stati descritti solo come eroi, celando tutte i loro vergognosi crimini, tra cui questo: l’eccidio delle Foibe.
Riprendo i miei precedenti articoli al riguardo.
E’ stato scelto il giorno 10 Febbraio, data del trattato di Parigi del 1947 in cui si assegnò gran parte della Venezia Giulia e la città di Zara alla Jugoslavia.
Ma che  cosa sono le foibe? In Natura le foibe, il cui nome signifca fossa ma
che di fatto indicano profondi inghiottitoi, sono cavità di origine naturale con un ingresso a strapiombo,tipo caverne o pozzi, tipiche delle regioni carsiche e istriane.
E sono le tombe di circa diecimila italiani uccisi dai bastardi partigiani comunisti, jugoslavi e non, tra il 1943 e il 1947.
Molti non erano nemmeno morti quando furono scaraventati negli inghiottitoi.
E non solo italiani: le vittime tedesche furono forse ancora più numerose!
69 mila furono trucidate dai titini, 200 mila gli esuli e i deportati nei campi di concentramento slavi nel 1945.
Stessa sorte per ungheresi, croati, ma soprattutto gli indigeni ostili al regime comunista.
E di questo, chissà perchè a scuola si parla molto poco, vero?
Non nelle mie classi….Nelle mie classi si insegna TUTTA la storia, anche quuella che a qualche mente mediocre e ignorante riuslta scomoda ricordare.
Subito dopo la firma dell’armistizio con gli alleati dell’8 Settembre 1943, annunciato da Badoglio, i partigiani comunisti slavi, e non solo diciamolo pure, scatenano tutta la loro infamia e violenza contro i fascisti e tutti gli italiani non comunisti, ma anche antifascisti che non approvavano quel regime e si opponevano all’annessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia. I partigiani comunisti uccisero perfino gli altri partigiani che non volevano sottomettersi alla merdosa dittatura rossa.
Li dichiarano ” nemici del popolo”.
Così i kompagni partigiani  massacrano, violentano,torturano, affamano e infine gettano nelle foibe circa un migliaio di persone,vive o già morte.
Per cominciare.
Si può solo immaginare l’orribile morte di chi vi è stato gettato dentro VIVO!
Altre persone muiono nelle prigioni per gli stenti e le torture subite.
Ben 200 mila furono, infatti, i deportati nei campi di concentramento jugoslavi.
Tra le vittime di queste efferate violenze si ricordano:
Norma Cossetto, medaglia d’oro al valore civile, di cui parlerò domani;
le tre sorelle Radecchi: Fosca, Caterina e Albina,violentate, seviziate per giorni
dai kompagni partigiani e gettate vive nelle Foibe ( due di loro, ad una
spararono in testa); don Angelo Tarticchio, anche lui seviziato e torturato dai partigiani comunisti. Quanto fu ritrovato il suo corpo era completamente nudo. Sulla testa aveva conficcata una corona di spine e i genitali, tagliati via provabilmente mentre era ancora vivo, gli erano stati messi in bocca.
Ora i kompagni partigiani sono quelli che cercano di non offendere gli immigrati, soprattutto se islamici….
Nel 1945, quando  la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l’Istria le
vomitose truppe del dittatore comunista Tito scatenano tutto il loro odio contro gli italiani: vengono gettati nelle foibe fascisti, persone di chiesa ( da sempre odiati dai kompagnucci senza Dio), cattolici, liberaldemocratici, socialisti….
Ma anche numerosissime donne, anziani e BAMBINI.
L’odio dei comunisti non  ha risparmiato nemmeno i bambini (come del resto non li risparmiavano nemmeno dei gulag: chi ha studiato storia sa bene cosa faceva quella merda sub umana del Guevara ai bambini nei gulag appositamente creati per loro!).
Una carneficina che non conosce nessuna pietà e nessun limite: un’orrenda pulizia etnica voluta dal bastardo dittatore Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia tutti coloro che non si sottomettevano al comunismo.
La persecuzione contro i non comunisti prosegue fino al 1947,alla definizione dei confini tra Italia e Jugoslavia.
Ma non finisce per Dalmati e Istriani.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1947 appunto,Istria e Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia.
Un incubo per chi non era comunista!
Trecentocinquantamila persone fuggono da quelle regioni e cercano rifugio in Italia: ma la sinistra italiana, oggi tanto accogliente con profughi di tutto il mondo, terroristi compresi,non dimostra nessuna solidarietà e voglia di aiutarli.
Non capivano, i poveri trinaricuti, come si potesse fuggire dalla meravigliosa dittatura comunista slava alleata di mamma Russia!
Il partito comunista italiano fece di tutto e di più per dare una visione distorta e giustificare le azioni dei kompagni jugoslavi ( non sono mai cambiati….),fino a chiamare i profughi “fascisti in fuga” per screditarli agli occhi degli altri italiani.

Così scriveva il kompagnuccio Piero Montagnani su l’Unità,
cartaccia del p.c.i il 30 Novembre del 1946:

« Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo
coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città, non sotto la
spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall’alito di
libertà che precedeva o coincideva con l’avanzata degli eserciti
liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato
rifugio nelle città e vi sperperano 

le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune,
non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci
pane e spazio che sono già così scarsi.»

Provate a pensare come parlano adesso, i trinariciuti!
Troppo a lungo la sinistra italiana ha taciuto le atrocità dei comunisti, titini e non, e la triste questione degli esuli!
Ricordo con disgusto che codesto assassino, Tito, ha vie in cui capeggia il suo nome: uno che ha ucciso bambini, donne e anziani.
Come se ci fossero vie dedicate ad Hitler!
Ma si sa che per i trinariciuti i morti hanno un solo colore…..
Alla faccia degli esuli e dei loro figli e nipoti a cui viene calpestata ogni giorno la memoria dei propri cari.
Impossibile stilare un numero preciso delle vittime delle foibe: si stima intorno alle 300/350 mila.
Per troppo tempo rimaste sepolte nell’oblìo della memoria!

Tra i pochissimi sopravvissuti delle Foibe ci sono:
Graziano Udovisi, Vittorio Corsi e Giovanni Radeticchio di cui riporto
la drammatica testimonianza pubblicata su La Prora nel 1946:

« Dopo giorni di dura prigionia, durante i quali fummo spesso selvaggiamente percossi e patimmo la fame, una mattina, prima dell’alba, sentii uno dei nostri aguzzini dire agli altri “facciamo presto, perché si parte subito”. Infatti poco dopo fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una collinetta dove, mediante un filo di ferro, ci fu appeso alle mani legate un masso di almeno 20 k. Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera. Uno di noi, mezzo istupidito per le sevizie subite, si gettò urlando nel vuoto, di propria iniziativa. Un partigiano allora, in piedi col mitra puntato su di una roccia laterale, c’impose di seguirne l’esempio. Poiché non mi muovevo, mi sparò contro. Ma a questo punto accadde il prodigio: il proiettile anziché ferirmi spezzò il filo di ferro che teneva legata la pietra, cosicché, quando mi gettai nella foiba, il masso era rotolato lontano da me. La cavità aveva una larghezza di circa 10 m. e una profondità di 15 sino la superficie dell’acqua che stagnava sul fondo. Cadendo non toccai fondo e tornato a galla potei nascondermi sotto una roccia. Subito dopo vidi precipitare altri quattro compagni colpiti da raffiche di mitra e percepii le parole “un’altra volta li butteremo di qua, è più comodo”, pronunciate da uno degli assassini. Poco dopo fu gettata nella cavità una bomba che scoppiò sott’acqua schiacciandomi con la pressione dell’aria contro la roccia. Verso sera riuscii ad arrampicarmi per la parete scoscesa e guadagnare la campagna, dove rimasi per quattro giorni e quattro notti consecutive, celato in una buca. Tornato nascostamente al mio paese, per tema di ricadere nelle grinfie dei miei persecutori, fuggii a Pola. E solo allora potei dire di essere veramente salvo. »
Ora finalmente hanno almeno un giorno del ricordo del loro assassinio.
E che vengano cancellati dalle vie e dalle piazze i nomi di tutti coloro che si sono sporcati le mani di sangue e che vengano chiuse tutte le sedi, abusive e non, di coloro che ancora oggi si permettono di negare questi omicidi e che ogni anno imbrattano i monumenti dedicati alle vittime delle Foibe con falce e martello! Grazie!

A Norma Cossetto:

«Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata
dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata
dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba.
Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.»

E ancora nessun partigiano comunista di merda prova vergogna per questo!

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21 pensieri su “Io non dimentico

  1. Silenzio…parlate sottovoce. Oggi ricordiamo i morti di serie B, quelli che danno fastidio, quelli che non trovano spazio nei libri di scuola, quelli che si sono macchiati di una grave colpa, quella di essere italiani. Piano. Piano. State facendo troppo rumore! Qualcuno potrebbe accorgersi di loro e scoprire che la verità non puó essere infoibata…ssssshhhh
    Claudia

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  2. Quanta inutile violenza 😞

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  3. ROSARIO ZAPPALA'

    E oggi nei loro cortei hanno inneggiato alle foibe quei maledetti infami.
    E questi sono i moderati, pacifisti, gli intellettuali, i progressisti ?
    A me sembrano tanti criminali idioti, hanno imparato benissimo i dettami di Stalin
    luridi e viscidi vermi

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    • Sono dei vigliacchi sfigati criminali. Ovviamente nessuno indagherà sugli insulti alle vittime:mica sono ebrei o immigrati! Estinguerei dal mondo gli ipocriti e gli ignoranti:non ci sarebbero più comunisti e antifa vari!

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  4. Velenosi come i serpenti, negazionisti e pronti a condannare evidenze e testimonianze se vengono dalla NON sinistra. Se poi vengono dalla sinistra (vedi Giampaolo Pansa) allora sono dei rinnegati ed traditori.
    Meno male che almeno in una scuola (!) si insegna la vera storia. Brava Indy

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  5. Ma se adesso fanno passare come persone a posto addirittura quelli dei centri sociali …che di sociale non hanno nulla cultura compresa..e di storia conoscono solo quella della cannabys..

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  6. mitakuye oyasin

    tu non riesci nemmeno ad immaginare quanto odio provo per certa gente….. infami e sporchi dentro e fuori….

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  7. Paroledipolvereblog

    Sempre più desiderio di vomito

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    • A chi lo dici! D’altronde i loro degni eredi hanno ben dimostrato che razza di merde sono i giorni scorsi: sfilata pro immigrati nel giorno del ricordo delle Foibe e poco dopo il massacro di Pamela, botte a un poliziotto caduto a terra ( ovviamente, da bravi vigliacchi, sempre in tanti contro uno, insulti e sputi contro Giorgia Meloni….Direi che la loro mancanza di cervello sia molto ben evidente!

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  8. Avete letto della Donna senza tetto di 75 anni violentata a Roma da un Senegalese? Sono dei maestri nell’arte di mimetizzare le notizie scomode..

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  9. sono 70anni che rompono le palle, TUTTI I GIORNI, con l’olocausto e con le leggi razziali di Mussolini (anche quella mummia di Mattarella si è prestato al gioco negando la storia, tutto ciò che ha reso questo paese uno Stato civile è figlio del ventennio), una manfrina che mira ad ammantare le malefatte rosse (Hitler ha ucciso 6.000.000 di ebrei ma Stalin ha mandato al creatore 30.000.000 di russi, cinque volte tanto). I kompagni ce l’hanno nel DNA il putridume di classificare i morti, seria A, serie B, ecc. ecc. Non dimentichiamoci la pulizia etnica nella ex Jugo e non dimentichiamoci le centinaia di migliaia di ragazze tedesche stuprate dai soldati Russi. I comunisti sono maschilisti, misogini, proprio storicamente, qui in Italia per fare uno straccio di legge contro lo stalking ci sono volute una soubrette e una avvocatessa di destra. Scusa se ho divagato e che mi girano a mille.

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    • Hai perfettamente ragione! E non dimentichiamo che il comunismo ha ucciso oltre 500 milioni di persone nel mondo,e continua a uccidere perché,purtroppo,esiste ancora! E ogni volta che qualche ignorante politico,come Boldrini e Sala,o tossico del centro sociale alza il suo pugnetto da segaiolo offende tutte queste vite spezzate,tra cui bambini e donne. Per non parlare degli ignoranti schifosi che inneggiano a quel merdoso criminale di Guevara:andassero a studiare storia invece di farsi le canne!

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