Qualcosa di cui vergognarsi

Come ormai tutti sapete per la mia Religione e cultura le persone anziane sono viste come enorme risorsa, soprattutto le donne: sono fonte di saggezza e di sapere, e sono loro a tenere in mano le redini, a guidare le famiglie, a gestire e custodire i beni ( siamo famiglie matriarcali).
Ogni anziano è come un grande libro di storia e di esperienza da cui ognuno di noi dovrebbe attingere per potersi migliorare ed evitare grandi errori.
E sono fonte d’amore!
Noi amiamo gli anziani, che siano nostri parenti oppure no, e vogliamo che i nostri bambini passino del tempo con loro perchè è così che fanno anche gli animali, è così che s’impara a vivere.
Ma in questa società consumistica e in perenne moto accelerato innaturale chi altri considera risorse gli anziani?
NESSUNO! Sicuramente non lo stato che li tratta come esseri inutili e non più produttivi, un peso da cui continuare a spremere soldi finchè ce n’è e per i quali non dimostra alcuna forma di rispetto.
Addirittura un idiota politico, ovviamente di sinistra, poco tempo fa ha detto che gli anziani vivono troppo ed è questo il problema della società!
Proprio lui che è anziano….Ma si vede che per gli anziani ricchi è diverso….Loro hanno più diritto alla vita?
Un vecchio come il papa o Berlusconi ha più diritto a vivere di uno qualsiasi dei vostri genitori o nonni??? E dove sta scritto?
Lo stato ci sfrutta fino all’usura, ormai fino ai 70 anni, succhiandoci oltre il 40% di tasse in busta paga ( più tutte le altre che paghiamo su cibo, trasporti, carburanti, tasse varie….), sottopagandoci senza dare servizi in cambio, o dandoli scadenti ( sappiamo tutti com’è ridotta, ad esempio, la sanità pubblica), lavoriamo per mantenere i privilegi dei politici per poi, quando andremo in pensione, se ci andremo e se ci arriveremo, ritrovarci con pensioni ridicole, dopo aver versato per anni ed anni ed anni contributi!
Secondo i dati Istat un anziano su due soffre di almeno una malattia grave, ma troppi rinunciano a curarsi, anche cure fondamentali, perchè non ne hanno la possibilità economiche!
Siamo lo stato europeo in cui si rinuncia di più alle cure dentistiche perchè troppo costose.
Oltretutto, sempre secondo i dati Istat, gli anziani vivono sempre più in condizioni di isolamento sociale e degrado nonchè in gravi condizioni economiche.
Perchè nessuno li aiuta.
Per non parlare di quelli che vediamo ogni giorno nei tg venire maltrattati nelle case di riposo e subire inaudite violenze e umiliazioni da pseudo umani schifosi e vigliacchi a cui auguro solo tutto il peggio di questo mondo!
Ovviamente nessuno mette in galera questi bastardi!
Ecco due casi di coronaca che dimostrano bene come sono ridotti i nostri anziani per colpa di chi li considera inutili anzichè patrimoni da cui attingere:

Roma: la polizia di Appio Latino riceve una segnalazione da alcune persone che riferiscono di aver udito strani rumori provenire da uno degli appartamenti del loro stabile.
La polizia interviene e scopre che a fare rumore era una coppia di anziani: Joe, di 84 anni, e Michele, di 94.
La coppia non riusciva a smettere di piangere perchè scioccata da tutte le violenza che vedeva trasmessa dai tg in telvisione.
Quelle a cui ormai noi giovani siamo abituati e a cui non facciamo, stupidamente, ormai più caso.
Mai abituarsi e assuefarsi alla violenza!!! E’ come diventarne complici.
Joe e Michele, sposati da più di 70 anni, hanno detto ai poliziotti di sentirsi molto soli  perché non ricevono mai visite da nessuno.
“A volte la solitudine è soffocante, e solo la televisione ci fa compagnia”, hanno detto.
E qui è venuto fuori il gran cuore delle nostre Forze dell’Ordine, troppo spesso bistrattate anche dallo stato stesso: notando che non c’era molto cibo nella casa della coppia, i poliziotti si sono adoperati per preparare un piatto di spaghetti con burro e parmigiano alla coppia di anziani ed hanno passato un po’ di tempo a parlare con loro.
Cosa che dovrebbe fare chiunque abbia un vicino anziano.
Credetemi: non è mai tempo perso!

A Padova, invece, come riporta il quotidiano Il Mattino di Padova, ogni giorno in pieno centro storico si ripete questa straziante storia: all’ora di pranzo gruppi di anziani si avvicendano tra i cassonetti cercando tra i rifiuti del cibo ancora commestibile.
Arrivano a piedi, in bicicletta o in autobus: cercano, trovano qualcosa e ripartono.
Stiamo parlando di anziani ITALIANI, gente che ha fatto la guerra, ha combattuto sia militarmente che civilmente, e che con la forza delle proprie braccia e la volontà del proprio spirito ha ricostruito l’intera Nazione distrutta dai bombardamenti e dalla crisi del dopo guerra.
Questo è il rispetto ed il riconoscimento che lo stato dà loro!
I negozianti della zona riferiscono che gli anziani non cercano tanto degli avanzi di bar e ristoranti, ma soprattutto frutta e verdura gettate ogni mattina dai dipendenti del vicino supermercato o anche qualche alimento appena scaduto ma ancora sigillato.
Raccontano i commessi:
“Ogni giorno prepariamo il banco di frutta e verdura e verso le 9.30 gettiamo la merce che è scaduta o è rovinata Siamo a conoscenza di quello che succede e ci dispiace da morire per questi anziani.”
“Non vengono mai a chiederci un pezzo di pizza o una focaccia. Preferiscono arrangiarsi da soli” –
spiega  un commerciante.
Mi chiedo: E LO STATO DOV’E’???? E IL COMUNE????
Possibile che a tutti questi interessino solo gli immigrati????

Come ultima vi lascio questa storia presa dal web: che sia vera oppure no non mi è dato saperlo, ma direi che in ogni caso fa riflettere!
Racconta una delle tantissime storie di un’anziana come tante che vive in una casa di riposo come tante.
Praticamente una delle migliaia di anziani che vengono abbandonati in squallidi ospizi, spesso legati e imprigionati nei letti, picchiati, umiliati, lasciati sporchi, sedati così non danno fastidio: bambole usurate e rotte che vivono nell’attesa di una visita, di una carezza, di un abbraccio che non arriveranno mai!
Finchè arriva la morte, quella che arriva per tutti, non manca mai il suo appuntamento, ma per chi muore da solo e in quelle condizioni è particolarmente triste.
Così come è successo all’anziana di questa storia.
Era arrivata ormai ai suoi ultimi respiri, abbandonata in un ospizio, e le infermiere, convinte che non fosse più in grado di capire ( ma tanto cosa importa?), parlottavano di fianco a lei.
Una volta spirata e liberata finalmente da questa prigionìa, le stesse infermiere trovarono questa lettera accanto al suo letto:

“Che cosa vedete, infermiere? Cosa state vedendo?Cosa pensate quando mi guardate?
Una vecchia donna col broncio, non molto intelligente.
Con strane abitudini e uno sguardo distante.
Quella a cui il cibo cade dagli angoli della bocca e non risponde mai.
Quella a cui dicono a voce alta: ‘Potresti almeno provarci.’
Quella che pensate sia ignara di tutte le cose che fate.
E che perde sempre qualcosa – un calzino o una scarpa.
Lei, quella che senza resistere o meno, vi fa fare tutto ciò che volete.
Quella che trascorre la maggior parte dei suoi giorni in bagno o mangiando.
È questo ciò che pensate? È questo ciò che vedete?
Be’ allora, infermiere, cercate di aprire gli occhi: Non mi vedete.
Vi dirò chi sono realmente, ora che sto seduta a fare quello che mi dite e a mangiare quello che mi date:
‘Sono una bambina di dieci anni con un papà ed una mamma, fratelli e sorelle, che si amano a vicenda.
Una ragazza di sedici anni con le ali sotto i piedi,
Sognando di trovare l’amore.
Una sposa di vent’anni con il cuore che esplode di gioia,
Ricordando i voti che ha appena preso.
All’età di venticinque anni ha già i suoi figli,
Che guiderà e a cui fornirà una casa sicura.
Una donna di trent’anni che vede i figli crescere velocemente,
Con dei legami che dureranno a lungo.
A quanrant’anni, i miei giovani bambini sono cresciuti e se ne sono andati.
Ma mio marito è con me, quindi non sono triste.
A 50 anni, ho nuovamente dei bambini sul mio grembo.
Io e il mio amore abbiamo incontrato di nuovo i bambini.
Giorni oscuri arrivano, mio marito è morto.
Guardo al futuro e tremo.
I miei bambini hanno i loro bambini.
E io penso agli anni e all’amore che ho vissuto.
Sono una donna anziana ora. La natura è terribile.
Derido la mia età come una pazza.
Il mio corpo è fragile. La grazia e la forza mi hanno detto addio.
Ora c’è solamente una pietra dove batte il cuore.
Ma dentro questa vecchia carcassa vive ancora una giovane donna.
E il mio cuore malandato si ingrossa.
Mi ricordo la gioia, ricordo i dolori.
E vivo e amo tutti i giorni.
Penso agli anni, così pochi e così veloci.
Accetto il fatto che nulla è per sempre.
Perciò aprite i vostri occhi. Aprite e vedete.
Non vecchi grugniti.
Guardate più vicino.
VEDETEMI!”

Amici, abbiate sempre amore e rispetto per le persone anziane, dei loro modi lenti, che sono quelli veramente giusti, della loro memoria ballerina: loro hanno ancora tantissimo da dare!
E quando non ne avranno proprio più ricordate di quando eravate piccoli e i vostri genitori e i vostri nonni vi cambiavano il pannolino, vi sostenevano per insegnarvi a camminare, a parlare, a leggere e scrivere, con la loro infinita pazienza, di quando hanno sopportato le vostre bizze da adolescenti…..Come vi hanno accompagnato per tutta la vita.
Da grandi tocca a voi ricambiare. E magari aiutare chi è rimasto da solo.

Muito Fixe

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56 pensieri su “Qualcosa di cui vergognarsi

  1. Paroledipolvereblog

    Poverini…Non sono immondizia!

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  2. A Padova, dove vivo, so per certo che anziani e poveri si contendono frutta e verdura avanzati dal mercato che si svolge ogni mattina in piazza della frutta. La povertà dilaga, il welfare non fa abbastanza.

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  3. Che desolazione!

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  4. Voglio dedicare loro questa bella canzone di Baglioni: https://www.youtube.com/watch?v=MdAGezumvnM
    Ascoltatela! Un giorno, se saremo fortunati, saremo noi l’oggetto di queste parole…..la ruota gira….

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  5. Che tristezza. La coperta basterebbe per tutti, ma alcuni si mettono cento strati di coperta, per molti altri la coperta non basta nemmeno per coprire le mani

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    • Per mantenere i villoni e i macchinoni di certi rivoltanti ricconi serve un esercito di schiavi e di sfruttati vari! Ci spremono fino all’ultima goccia,lasciano i nonni a rovistare nell’immondizia per potersi mangiare aragosta a colazione. E non c’è ancora stata una rivoluzione! Ma la gente è così rincoglionita?

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      • mitakuye oyasin

        la gente è molto rincoglionita…. troppo.
        la rivoluzione non ci sarà mai, perché quello italiano non è mai stato un popolo rivoluzionario.
        per il resto la nostra classe politica di fronte a qualsiasi problema si pone una sola ed unica domanda: “posso guadagnarci qualcosa da questa situazione?” se la risposta è si, parte la macchina “dell’intortamento”… media che ti imbottiscono di notizie di poveri poveretti e quant’altro, soldi stanziati (ed imboscati), valori assoluti a cui tutti devono sottostare e così via. Se la risposta è no, silenzio assoluto. Ma è un silenzio che ormai fa troppo rumore, e qui si torna al primo punto: la gente è rincoglionita…. e tutto ricomincia da capo

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      • Hai descritto perfettamente la situazione! É la triste verità

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  6. Dovresti candidarti, io ti voterei! Quando vedo i servizi in tv sui maltrattamenti nelle case di riposo a me viene una gran rabbia mista ad un immenso dispiacere. Dopo poco tempo ecco l’ennesimo episodio. A questi infami non importa nulla della possibilità che ci possa essere una telecamera a guardare lo scempio che fanno. Forse perché non esistono pene adeguate. Ognuno di noi, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare qualcosa. A volte basta veramente poco…

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    • Possiamo davvero:innanzitutto con piccoli gesti come offrirsi di aiutare un anziano in difficoltà per strada,al supermercato ecc.,donargli un sorriso,uno scambio di parole….Personalmente aiuto gli anziani che vivono quassù in montagna:spesso faccio loro la spesa,quando hanno difficoltà a muoversi per via della neve,vado a ritirare i loro farmaci,gli spalo la neve e gli metto il sale davanti a casa,porto il cane o il gatto dal veterinario….cose così,che per noi sono cavolate ma per loro sono molto importanti,anche per il solo fatto che ci sia qualcuno che gli vuole bene e pensa a loro. E ho coinvolto quasi tutte le persone del paese:più si è meglio é! E poi non manca mai un’ottima fetta di torta e una tazza di thè per chi aiuta. Beh,se l’anziano é maschio ti offre il grappino 😉 Grazie per la fiducia 😘

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    • mitakuye oyasin

      A me viene più che una gran rabbia, ma quello che farei non lo posso pubblicare.

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  7. Rain

    Io credo ci sia una ragione anche psicologica a questo: la vecchiaia mostra decadimento, è l’evocazione stessa della caducità e della morte… concetti che nella società contemporanea sono stati totalmente rifiutati e demonizzati come qualcosa di altro rispetto alla vita stessa… E’ come se, in parole semplici, ce l’avesse con gli anziani per la loro funzione di monito

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    • Verissimo! Guarda come tanta gente rincorre punturine e interventi di tutti i tipi per sembrare di non invecchiare,credendo magari di poter ingannare anche la morte.Viviamo nella società della stupidità più totale! Nelle rughe sono impressi i segni del tempo,della vita vissuta,dell’esperienza,come sulle montagne:invece di nasconderle bisognerebbe andarne fieri. Ma qui va tutto al contrario….

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  8. Non credo ci sia altro da aggiungere sinceramente….tranne forse il fatto che, se davvero i negozianti si accorgono di queste necessità, per non minare l’orgoglio di chi cerca senza chiedere, potrebbero allestire dei piccoli punti in cui lasciare i prodotti non vendibili ma ancora buoni da consumare, eviterebbero lo spreco e anche l’umiliazione di far cercare alle persone un po’ di cibo nei cassonetti….

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  9. mitakuye oyasin

    ciao sorellina…. candidati alle elezioni, ti faccio pubblicità gratis e se ti serve una mano volo

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    • Grazie fratellone. Per ora mi accontento del mio paesino anche perché detesto la politica e tutti i suoi inghippi

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      • mitakuye oyasin

        :-(( lo so, ma ho paura che l’unica soluzione per cambiare questo stato di cose sia quella di entrarci dentro e distruggere da dentro, anche erodendo piano piano.
        un abbraccio

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      • Bisognerebbe far fuori la gente come Soros,per cominciare, e chi manovra multinazionali,finanziaria….Praticamente servirebbero gli alieni! O tutto il resto del mondo unito e compatto

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  10. mitakuye oyasin

    già

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  11. Daniele

    carissima scusa se lo scrivo qui ma ho appena risposto al tuo bellissimo commento sulla donazione di sangue inserendo inserendo nel mio post la replica. Perché, mi sono talmente commosso, da aver fatto caos e cancellato le tue parole. per fortuna mi erano rimaste in memoria nella notifica via mail. Grazie ancora. Un abbraccio e buona serata

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    • Grazie mille a te e a tutti voi che donando il vostro sangue salvate la vita delle persone,tra cui la mia. Non passa giorno che io ringrazi di cuore le tredici persone grazie alle quali sono ancora viva. Quando mi avevano dimessa dall’ospedale avevo inviato loro dei biglietti di ringraziamento firmati anche dai miei genitori (in quegli anni su ogni sacca di sangue c’era il nome,il cognome e il paese del donatore). Ricordo ancora tutti i loro nomi:erano tutti abitonto dei paesi nella provincia di Parma. Anche mio padre è stato donatore per tantissimi anno 🙂

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      • mitakuye oyasin

        ciao sorellina, non sapevo. Anche io dono il sangue, dal 1997 o 1998. Ringrazio pure io quelli che ti hanno salvata, con un grosso grazie di cuore

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    • Grazie,fratellone mio:ben quattro volte ho messo il piedino di là nella mia vita! Per fortuna ci sono persone come voi con un grandissimo cuore che salvano vite donando sé stessi ❤

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  12. Indy, qua nell’entroterra c’è molto rispetto per gli anziani..
    Il tuo post è sacrosanto..
    Grazie

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  13. Quando posso vado in una casa di riposo dove lavora una mia amica per farmi pesare. In realtà è l’occasione per passare nel centro diurno Dove lei fa servizio e andare a trovare gli anziani che ormai mi conoscono. Non sono tutti simpatici, è naturale come io non sono simpatica a tutti loro. La cosa importante però è che io non dimentico mai Che loro sono stati un giorno come me e che io sarò un giorno come loro probabilmente.
    Ho imparato tanto sul rispetto degli anziani e dei malati dal mio compagno di origine araba.
    Da dove è stato molto dimenticato, le case di cura sono ormai l’affare mondiale, così come lo sono stati anche da noi e lo sono ancora agli orfanotrofi. Per non parlare dell’argomento “badanti”.
    Sarei troppo di parte.
    Ciao!

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    • Guarda,é una cosa vergognosa:quando in città facevo l’animatrice per anziani e la volontaria per imboccarli vedevo parecchie persone sole. I figli li andavano a trovare un’oretta alla domenica giusto per lavarsi la coscienza. Tanto non capiscono,dicevano. Invece capivano eccome,te lo assicuro! Io mai e poi mai avrei abbandonato i miei genitori in uno di quei posti!

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    • Hai fatto benissimo. I miei sono morti entrambi di cancro a quattro anni di distanza una dall’altro,ma non sono mai rimasti soli un minuto né a casa né all’ospedale (siamo tre sorelle con i rispettivi mariti). Ovviamente ci siamo anche fatti aiutare dalle infermiere domiciliari perché io oltre alle punture intramuscolari non vado!

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  14. Le condizioni in cui versano molti anziani sono terribili. Purtroppo sembra che la gente, di fronte ai quotidiani episodi di violenza e malvagità di ogni genere, abbia ormai raggiunto una spaventosa assuefazione, che non fa più né indignare seriamente, né ribellarsi

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  15. ROSARIO ZAPPALA'

    Qualche giorno fa mia mamma ha compiuto 88 anni.
    Io abito lontano ma c’è mio fratello che abita sopra di lei.
    Le telefono spesso e la lascio parlare, anche se sono sempre le stesse cose e quando metto giù il telefono mi resta tanta malinconia e tristezza.
    Gli anni che passano mi portano sempre più vicino al momento in cui non ci sarà più.
    So cosa ha passato nella sua vita
    e vorrei che il suo cuore potesse ricordare solo i momenti di gioia che certamente ha vissuto

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    • Ti capisco Ross. A un certo punto della vita i nostri genitori diventano fragili e indifesi e noi non possiamo fare altro che stargli vicino e accompagnarli cercando di rendere il loro cammino il più sereno possibile

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