Vita si, vita no

In questi giorni ha tenuto molto banco la morte assistita di dj Fabo, un ragazzo che, dopo un incidente, era rimasto completamente paralizzato e senza più l’uso della vista e che viveva immobile nel suo buio perenne attaccato ad un respiratore.
Che vita può essere questa? Si può chiamare vita?
Per qualcuno si, per altri assolutamente no.
Qualcuno riuscirebbe a vivere anche così, altri no.
Questo perchè siamo tutti diversi e la diversità degli altri va sempre rispettata.
Per qualcuno dj Fabo è un simbolo, un eroe su cui speculare anche un po’; per altri è un perdente che non ha avuto la forza di lottare ed ha rinunciato alla vita.
Per me non è nè l’uno nè l’altro.
Semplicemente una persona, un ragazzo, che da libero e pieno di vita com’era si è ritrovato immobilizzato in un letto senza più nemmeno poter vedere.
Immobile nel buio.
Per lui questa situazione era diventata non più una vita ma una tortura, giorno dopo giorno, anche per gli intensi dolori che doveva sopportare.
E ha deciso di dire basta, com’è suo diritto, perchè la vita è la sua, solamente la sua.
Purtroppo non aiutato dal suo stato!
Perchè in Italia c’è un’ipocrisia davvero spaventosa!
Da una parte si legalizza la pratica, orribile, dell’aborto di cui femministe sbagliate hanno fatto bandiera urlando “Il corpo è mio e lo gestisco io”.
Certo, il corpo è nostro e possiamo farci quello che ci vogliamo.
Ma la vita che ci nasce dentro no. Quella appartiene ad un altro essere vivente che è costretto a pagare con la vita per gli errori altrui.
Io posso capire certi tipi di aborto, in caso di gravissime malformazioni, o se la vita della madre  viene messa in pericolo, ma non lo tollero in nessun altro caso.
La maggior parte degli aborti sono frutto di un rapporto sessuale non protetto.
Ora, perchè se non vuoi un figlio fai sesso senza protezioni?
Perchè una vita innocente deve pagare perchè TU sbagli?
Con l’aborto ad una vita viene negata la nascita per errori che hanno commesso altri.
E questo, secondo lo stato italiano, è legale.
L’eutanasia, invece, è la libera scelta di una persona di disporre della propria vita, senza fare del male a nessuno, quando non la ritiene più degna di essere vissuta, quando non ha più la minima speranza di un miglioramento, ma la vede solo solo come una lunga e interminabile agonia.
E questo, secondo lo stato, è illegale.
E’ illegale mettere fine alla sofferenza senza speranza di miglioramento di qualcuno.
Meglio continuare a tenere in vita dei corpi che di vita non ne hanno più e torturare le loro anime all’infinito, piuttosto che permettere ad ogni persona, ricordo a tutti che nasciamo LIBERI, di decidere della propria vita.
Sono io o c’è qualcosa che non va?

“Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione, non trovando più ilsenso della mia vita ora. Fermamente deciso, trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia”.
Queste sono le ultime parole di Fabio.
Che poi è stato costretto, nelle sue terribili condizioni, a farsi trasportare in Svizzera e a morire lontano da casa sua, dalla sua Patria.

Il corpo è mio e me lo gestisco io fino alla morte vale solo se decidi per il TUO corpo e la TUA vita, non per quella di qualcun altro che non ha colpe.
Io ho il diritto di scegliere come vivere e quando morire, ma non ho nessun diritto sulla vita degli altri, anche se questa si crea nel mio corpo.
Perchè i bambini e le loro vite non ci appartengono ed hanno tutto il diritto di nascere e crescere.
Ovviamente, poi, ad ognuno il suo pensiero.
Voglio ricordare anche a tutti che dj Fabo è diventato paralizzato e cieco in seguito ad un incidente stradale in cui, viaggiando senza cinture, si era chinato a raccogliere il telefonino senza fermare la macchina. E si è schiantato.
Una leggerezza che, come ha voluto ricordare anche lui prima di trovare la pace, gli è costata la vita.
Non sottovalutate mai l’importanza della vita e di quanto sia appesa ad un filo!
Siate sempre attenti qualsiasi cosa facciate e non sottovalutate mai i pericoli.

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27 pensieri su “Vita si, vita no

  1. Vittorio Tatti

    Io sono favorevole all’aborto anche in caso di gravidanza dovuta a uno stupro.

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  2. Come spesso accade, cara Amica, mi trovi d’accordo con te…
    Buona giornata ❤

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  3. Io sono fermamente contrario all’aborto, come già ti ho confessato in altre occasioni.
    Se fossimo stati noi vittime di aborto?
    Niente vita, niente luce, niente amore, niente colori.
    No, non ci siamo proprio.
    L’aborto è un omicidio, il feto anche piccolissimo ha già un cuore che batte.

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  4. ROSARIO ZAPPALA'

    Io sono d’accordo che chiunque possa decidere per il proprio corpo, per sé stesso.
    Non è più vita se c’è solo sofferenza o se non c’è più vita e tutto questo che scopo avrebbe?
    Ci vuole una legge seria per il fine vita, SENZA condizionamenti religiosi (per l’aborto, il divorzio e i matrimoni gay non mi sembra sia stata ascoltata la religione…) ma pensando solo a ciò che è giusto per il singolo individuo.
    Il tema dell’aborto è più difficile e controverso perché coinvolge un’altra vita. Potrei elencare i pro e i contro (d’acordissimo in caso di violenza sessuale e bambini con menomazioni, anche se non tutti la vedono così) ma alla fine trovo giusto che a decidere sia solo la Donna, con la sua coscienza perché questa battaglia si combatte sul suo corpo. Io credo che per una Donna scegliere di abortire sia una scelta dolorosa e non facile d’ogni caso… se poi ci sono donne che queste scelte le fanno con facilità e noncuranza, pazienza… io non posso far ricadere una decisione così difficile sulle Donne essendo un uomo e non potendo capire pienamente il legame che esiste fra una mamma e il suo bambino.
    Perciò lascerei decidere alle singole Donne cosa ritengono più giusto per l’eventuale interruzione di gravidanza.
    Questo è il pensiero che ti lascio oggi, una domenica mattina piovosa di Marzo, l’aborto qualunque scelta si faccia è comunque dolore.
    Un abbraccio Indy***.

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    • Io penso che nessuna madre ucciderebbe mai suo figlio,e che nessuno può decidere della vita di un altro. Se io sbaglio non deve morire un’innocente per riparare:lo trovo terribile! Anche se il corpo in cui cresce é il nostro la sua vita non ci appartiene. Che il nostro corpo sia Tempio di Vita,non un cimitero.Tranne,ovviamente,i casi gravissimi che abbiamo detto. Buona domenica Ross 😘

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  5. Io penso che poter decidere della propria vita, sicuramente dopo attenta riflessione, sia una possibilità che non dovrebbe venir negata. Per quanto concerne l’aborto personalmente non mi sento di giudicare tutte le donne che vi ricorrono.. qui da noi non viene fatto così facilmente, so che ci sono delle sedute dallo psicologo obbligatorie. Io personalmente non lo farei mai ma è anche vero che in alcuni casi è più facile comprendere questa scelta (violenze subite, malformazioni del feto o gravi problemi psichici della madre).

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  6. Ho letto i pezzo e poi l’alternarsi dei commenti. Concordo, gli stupratori andrebbero uccisi, facendo patire loro una agonia senza pari, quella che loro infliggono alle vittime. Vita si o no? Dipende dai casi, no quando sai che verrà al mondo qualcuno nato per soffrire a livello fisico, perché un genitore, per natura, poi deve abbandonarlo in balia di uno Stato assurdo, incapace di tutelare, si quando hai la speranza di regalare una vita migliore.

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  7. Anche io concordo sul fatto che una vita non può essere tenuta attaccata a dei macchinari xche gli studi medivi ci consentono di far sopravvivere.. la sopravvivenza si fa su un’isola… si cerca di lottare x restare vivi… ma una vita vegetativa… che vita è?

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