Carnevale

Oggi è martedi grasso, cioè il giorno, insieme al precedente giovedi
in cui si festeggia il carnevale con feste in maschera e sfilate di carri 
allegorici per le piazze.
Ma da dove ha origine il carnevale? Qual è il suo significato?
La parola carnevale deriva dal latino carnem levare, togliere la carne, e  anticamente stava ad indicare, per i paesi cattolici,  il periodo di digiuno prima della quaresima pasquale.
Anche adesso, tra le famiglie cattoliche, si usa non mangiare carne durante il periodo di quaresima.
Beh, nella mia famiglia la carne la mangiano solo i cani e i gatti!
Nessun umano di noi latocca! E stiamo tutti benissimo.
Il giovedi ed il martedi grasso erano i giorni delle ultime abbuffate!
Secondo la chiesa, che anticamente aveva condannato duramente la festa,queste giornate sarebbero un momento di meditazione e riflessione per ritrovarsi con Dio prima della sua Resurrezione.
Ma, come quasi sempre accade, anche questa festa cattolica ha antiche origini pagane, già diffusa tra i popoli indoeuropei, mesopotamici ecc. in cui assumeva una valenza simbolica di purifcazione e di rigenerazione.
Secondo gli antichi riti il carnevale rappresentava il periodo del primordiale,in cui l’ordine veniva sovvertito e in cui ci si lasciava andare a dissolutezze,scherzi, abbuffate e bevute, spesso anche a sfrenate orge.
Una volta terminato il periodo di caos tornava l’ordine, interamente rigenerato e rinnovato.
Tra questi riti si ricordano le feste dedicate al dio Dioniso, le dionisiache greche, in cui si spillava vino pigiato nell’autunno, giovani donne danzavano e  un carro con colui che rimeteva a posto il cosmo dopo il caos, passava alla fine della festa.
Venivano profferite offerte ai morti, in particolare una torta chiamata panspermia, cioè contenente il seme di ogni pianta, ricchi di simbologie:le mandorle sono le ossa nude dei morti, la melagrana il ritorno del corpo sulla terra, il grano la resurrezione e così via.
A Roma si festegivano i saturnali con grandi banchetti, sacrifici, e spesso riti orgiastici ( era abitudine fin dall’antichità a Roma…..).
Dall’Egitto arrivava la festa in onore della dea  Iside in cui erano presenti gruppi di persone mascherate che recitavano e danzavano.
Presso i Babilonesi, nel periodo dopo l’equinozio primaverile, si svolgevano cerimonie e processioni in cui veniva rappresentata la lotta del dio Marduk contro il drago Tiamat che diede origine  alla creazione del cosmo.
Nel caos di queste antiche feste tutto diveniva il contrario di tutto: lo schiavo padrone, il nobile servo, il maschio femmina ( sogno di parecchi “maschi” ), il vecchio bambino e così via, fino al ritorno del nuovo ordine.
Secondo diverse culture antiche , in particolare giapponesi e germaniche, il carnevale simboleggia un ciclo dinamico mistico in cui gli spiriti circolano tra cielo, terra e inferi e si dermina il destino degli uomini.
Durante il carnevale, in primavera, si aprirebbe un passaggio tra il regno dei morti e quello dei vivi.
Ai morti vengono donati costumi e  maschere tramite i quali avere un corpo provvisorio. Ogni spirito assume le caratteristiche del corpo rappresentato.Questo lo renderebbe anche meno pericoloso.
I morti possono così comunicare e festeggiare con i vivi confondendosi tra loro, e portare nuova fecondità alla Terra.
Alla fine del caos, celebrato con una sorta di funerale del carnevale in cui si dà fuoco ad un fantoccio ( Re Carnevale), i morti ritornano nell’aldilà e un nuovo ordine torna nel cosmo, purificato e rinnovato.

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17 pensieri su “Carnevale

  1. E’ sempre interessante scoprire i dietro le quinte leggendoti 🙂
    Buona giornata!

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  2. Dai saturnalia degli antichi romani presero ispirazione gli “inventori” degli asinaria festa (“feste degli asini”) medievali, un complesso di cerimonie paraliturgiche che, tra la fine del XII secolo e l’inizio del XV, i suddiaconi celebravano in margine ai protocolli ufficiali della liturgia di Capodanno (giorno d’inizio del Carnevale è il 26 dicembre) fino all’Epifania o all’ottava dell’Epifania. Queste cerimonie (chiamate anche festa follorum o stultorum, ossia “feste dei folli”) erano integrate nel rituale regolare della Chiesa, che solo occasionalmente tentò di proibirle: ancora nel 1444 la Facoltà di teologia di Parigi si erse a difesa delle feste dei folli contro i loro detrattori, asserendo che si trattava di uno sfogo necessario delle tensioni accumulate durante l’anno. Durante queste feste ci si lasciava andare, come scrivi tu, a sregolatezze di ogni genere, ma soprattutto si praticava il capovolgimento speculare dei valori e delle gerarchie sacre, un vero e proprio sovvertimento dell’ordine costituito: i poteri della Chiesa e la celebrazione della messa erano delegati ai suddiaconi, che per l’intera durata delle feste avevano la licenza di insultare, deridere e castigare i superiori, e di cantare canzoni oscene e di giocare a dadi durante l’ufficio divino; la messa aveva il suo momento culminante quando un asino – simbolo di fertilità e di forza – era condotto all’altare, accompagnato da canti liturgici deformati in chiave scurrile, al termine dei quali il celebrante ter hihinnabat, cioè prorompeva in un triplice raglio. Di tutte queste cose nel Carnevale odierno è rimasto ben poco 🙂

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  3. GengisKhan

    Una volta mi so vestito da suora… o forse era per Halloween ahahahah 😀

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  4. grazie per la bella ricostruzione della storia del carnevale 🙂

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  5. ROSARIO ZAPPALA'

    Non ho mai amato particolarmente il carnevale a parte quando avevo le bambine piccole. Forse aveva un significato quando, per un giorno, ci si poteva scambiare i ruoli fra ricchi e poveri e beffarsi del potere. Ora mi sembra un rito per esibire qualcosa che non c’è più.
    Buona giornata Indy 🙂

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  6. Sono un po’ troppi, ultimamente, i maschi che vorrebbero diventar femmina. E mica per un giorno.
    Comunque mi sono abbuffato di frittelle, giusto ieri un mio ex collega mi ha incontrato per caso e mi ha detto “ti vedo ingrassato”. AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!

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    • Li trovo orribilmente patetici:secondo loro bastano delle protesi e un vestito per diventare femmina! Guarda quello sfigato di Luxuria:un patetico mascherone di plastica che sempre maschio rimarrà! Fai bene a mangiar frittelle! Se ti senti appesantito basta un po’ di movimento in più 😉 La vita bisogna godersela

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