Cuba

Chi non conosce Cuba, la bellissima isola caraibica, meta di tanti vacanzieri?
Forse però non tutti la conoscono bene come credono….
Da brava anticomunista quale sono ho diversi amici cubani fuggiti dal regime comunista dell’ormai defunto Fidel, e loro mi raccontano la vera Cuba ,quella che non c’è sui depliant, quella da cui in migliaia fuggono senza poter più tornare altrimenti rischierebbero torture, almeno quarant’anni di carcere se non la morte.
Questo è il comunismo.
Cuba è un paese arretrato, con scarsissima o nulla tecnologia, povertà quasi assoluta e la cultura, poca, in mano al regime.
Ad esempio in ambito artistico ogni cosa deve prima avere l’approvazione del regime prima di essere esposta ad una mostra, idem i film al cinema, tra i quali non figurano i film americani,ma il governo finanzia cineasti del posto dopo averli sottoposti al suo rigido esame.
Ma la situazione peggiore le vivono, oltre ai non comunisti, gli omosessuali, tanto difesi dai comunistelli ignoranti di casa nostra.
Anche se nessuno ne vuol parlare perchè è scomodo farlo sapere, in pieno regime Fidel Castro era solito mandare delle raccomandate per posta a chi riteneva essere omosessuale.
Chi le riceveva era convocato per una presunta visita militare, ma in realtà in molti finivano nei campi di lavoro chiamati UMAP.
Qui erano costretti ai lavori forzati e a subire delle torture, dato che l’omosessualità era, ed è tuttora, considerata una malattia a Cuba.
D’altronde era il suo compare Che Guevara, tanto amato da chi non vuol sapere o non sa, che tanto si divertiva a sparare personalmente in testa agli omosessuali prigionieri nei suoi nei gulag. Ovviamente se erano ben legati, perchè la vigliaccheria, si sa, è rossa e non si sa mai che anche un gay disarmato potesse nuocere al Che!
Tutto questo è storia! Quella che i sinistri trinariciuti non vogliono far trapelare perchè è scomoda, ma chi studia e conosce persone che scappano dal comunismo le viene comunque a sapere. Non si scappa in eterno dalla verità, cari kompagni!
Perfino il termine omosessuale è ancora poco diffuso a Cuba: i gay vengono chiamati con il dispregiativo si maricones.
Per questo motivo donne e uomini  hanno paura di ammettere il proprio orientamento sessuale dato che sarebbero discriminati e non accettati nè a casa propria nè sul posto di lavoro.
Poi ci sono i cristiani, perseguitati per anni dal regime di Fidel, anche se lui stesso era nato in una famiglia di cattolici e aveva studiato dai gesuiti come Bergoglione!
La presenza di un’altra dottrina, qualsiasi essa fosse, oltre a quella del socialismo non era accettata dal dittatore.
Dopo aver statalizzato le scuole cattoliche, nel 1961 Fidel mandò via dall’isola più di cento preti mentre altri furono portati nei tristemente noti campi di lavoro UMAP, anche loro.
Il Natale fu abolito e tuttora non ci sono tracce di questa festività nelle case e nei negozi di L’Avana nonostante negli ultimi anni il divieto di festeggiarlo sia stato tolto.
Come tutti i paraculo, però, col tempo Fidel, vedendo il successo della chiesa in tutto il resto del sud America, cambiò idea e decise di avvicinarsi al Vaticano, sperando anche in un aiuto nelle questioni politiche mondiali che lo riguardavano dopo aver perso il sostegno della smantellata URSS. Addirittura presenziò alla visita e alla messa di papa Giovanni Paolo II nel ’98 a Plaza de la Revolucion
Da quel momento i cristiani di Cuba goderono di maggiore libertà, ma non troppa: c’è ancora la paura ad esporre il proprio credo.
Il coraggioso don Raniel della chiesa Nuesta Senora del Carmen, unico a Cuba a criticare apertamente il governo, è  ancora molto critico con l’operato dell’ex presidente e ammette che i problemi esistono ancora.
“Spesso i fedeli mi dicono che devono tenere nascosta la loro fede e questo non è un bene – spiega – la mia speranza è che a Cuba ci sia presto più di un partito, con il quale la Chiesa possa dialogare come fa negli altri stati del mondo”.
Qui si parla tanto di libertà di culto, ma i compagnucci tacciono bene su quanto questa sia negata dal loro amato defunto Castro, rappresentato insieme a Guevara come icona dei comunistelli dei centri sociali, intolleranti e razzisti con tutti quelli che non la pensano come loro.Ma allora perchè non andate a vivere lì? Il posto è indubbiamente bellissimo, e se vi piace il regime…cosa state aspettando?
Adesso che anche l’altro loro idolo, l’ex penoso presidente Obama, il peggiore mai avuto in America, ha voltato le spalle ai cubani giudicandoli clandestini come tutti gli altri, chi non è comunista non può più scappare in America come rifugiato politico.Chi torna a Cuba viene imprigionato e spesso ucciso. W il premio nobel per la pace! Quanta schifosa ipocrisia!

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22 pensieri su “Cuba

  1. cualegher

    i compagni sono tali solo a…… tavola !!!!

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  2. Fidel disse che il periodo castrista verrà nel tempo rivalutato, e letto sotto un’altra ottica.
    Io non credo.
    E davvero non capisco quale fosse il motivo alla base della ditattura comunista instaurata a Cuba.
    Per quale motivo? Per tenere testa agli USA? Per confermare la propria identità?
    Certo, anche con Fidel alcuni miglioramenti ci sono stati: alfabetizzazione e sistema sanitario innanzitutto.
    Ma questi miglioramenti diventano uno scudo, un alibi, per giustificare tutto il resto.
    E questo ovviamente non va bene, ed ogni esule cubano può confermarlo.
    E’ un peccato, non tanto (o non solo) per le bellezze dell’isola, ma per la popolazione, che speriamo possa vivere da oggi in poi in maniera più libera, da tutti i punti di vista: economico, religioso e sociale.

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    • Il comunismo é da sempre un orribile dittatura senza scrupoli che ha provocato,e tuttora provoca,milioni di morti. Solo qualche idiota ignorante può rivalutarlo come cosa giusta calpestando il sangue delle vittime innocenti. Tra cui,non dimentichiamolo,milioni di bambini,vittime innocenti dei gulag del Che e non solo.

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  3. Non è il male qualunque tipo di politica in senso puro, il male arriva quando l’uomo porta all’esasperazione ogni ideale e finisce per imporre solo la sua visione ad ogni costo. Come sempre, homo homini lupus.

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  4. Sapessi quanto so di valere più di te, non te lo immagini neanche, io che considero il Che la mia FEDE…sxu resto dell’articolo stendo un velo pietoso…spero di non incontrarti più, davvero!

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    • Tu vali più di me? Davvero? Beh,l’importante é esserne convinte! Come essere convinte che il Che non era un assassino che torturava e uccideva persone innocenti nei gulag….magari studiare un po’ di storia non farebbe male! Stai sputando sul sangue e sulle ossa di milioni di morti,di quello che pensi di me non me ne può fregar di meno

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      • se fossi stata zitta ci avresti guadagnato , te lo assicuro,studia tu la storia, ne hai bisogno e non solo quella…vai in pace, ma lontana da me

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    • Magari impara a star zitta tu ogni tanto:ci guadagneresti davvero! Io storia la insegno da quasi vent’anni….qualcosa si visto che ho vinto concorsi. Ma questo non importa:é il negare la verità,distorcere i fatti,ignorare i morti che é vergognoso! Di una persona possono piacerti gli ideali e le battaglie,ma se é un criminale assassino tale rimane. E non lo dico solo io:lo dicono i sopravvissuti,ne parlano i libri di storia veri. Se non sei in grado di accettare la verità e chi non la pensa come te,se ti credi davvero superiore agli altri ti sto lontana ben volentieri! Non mi piacciono gli ipocriti

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    • Se per te milioni di morti sono cazzate….complimenti davvero! Evidentemente ti avevo sopravvalutata,capita quando si è in buona fede come me. Io sono sempre in pace!

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    • E poi sei tu che stai insistendo

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