Nel mar Ligure, all’estremità occidentale del Golfo della Spezia, si trova una bellissima isola chiamata Palmaria su cui vivono da anni circa un centinaio di caprettine, diventate subito un’attrazone turistica per la loro simpatia.
Ma secondo il geniale comune di Portovenere esse minaccerebbero la biodiversità! Mangerebbero troppa macchia mediterranea! L’uomo invece….
Che soluzione trovare, quindi? Già in passato il comune aveva deciso di liberarsene, stanziando 40 mila €. per il progetto, ma le numerosissime proteste avevano salvato le povere caprette.
Adesso ci riporva la nuova amministrazione, con a capo un disgraziato di sindaco di nome Matteo Cozzani. Questo individuo, con la sua giunta di esseri senza cuore, ha in mente un piano di censimento e abbattimento delle caprettine regolarmente autorizzato, tipo la caccia di selezione, per poi destinare la carne al consumo umano, o ai mangimi o a essere buttata via come cosa priva d’anima.
E per questo massacro di innocenti ha stanziato ben 50 mila euro, 10 mila in più della precedente amministrazione, 13 mila dei quali da riconoscere ad un “professionista”, che si occupi di confezionare l’operazione edulcorandone l’impatto.
Secondo l’idiota queste piccole caprettine sarebbero una specie aliena, una minaccia alla bioddiversità dell’isola perchè sono state introdotte e quindi non sono autoctone!
Gli umani, invece, mi ripeto,…..gran specie!
Ma con quali metodi il sadico sub umano intenderebbe uccidere le caprettine?
Sulla relazione, peraltro commisionata nientemeno che dal Parco, si va dalle trappole, alle fucilate, diffusione di malattie,avvelenamento e il metodo di Giuda che prevede l’uso di femmine in calore per attrarre gruppi numerosi e favorire l’abbatimento di massa!
Oppure una bella macellazione di gruppo! Massì, tanto sono solo animali innocenti che non possono difendersi nè con le parole nè con il loro corpicino minuto.
Possibile che gli idoti del comune non abbiano pensato ad altri metodi? Sterilizzazione, adozione…lasciarle lì.
Intanto questo indegno comune sarà subissato di mail di indignazione e disgusto da Italia ed estero per salvare le caprette!
Si è mossa persino Striscia la notizia con il coraggioso inviato amante degli animali Edoardo Stoppa, a cui va tutta la mia stime per il suo grandissmo impegno in difesa degli animali.
Sono state raccolte interviste, e l’associazione “Il cuore degli animali”, fondata e diretta da Loredana Parodi, s’è impegnata a battersi per coordinare le proteste. Il fatto è che le caprette erano state immesse dall’uomo, negli anni ’70, ed è dal 2005, che il Comune tenta di liberarsene: nonostante siano diventate le mascotte dell’isola. Erano poche, si sono moltiplicate, perché nessuno le ha sterilizzate. Era stato promesso che sarebbero state solo portate via. Sono stati fatti tanti discorsi.
Matteo Cozzani prova a difendersi affermando di aver “ereditato il progetto, avviato nel 2009, già alla fase conclusiva, approvata a suo tempo dalla Regione”.
«In concreto – riassume – si era previsto di ucciderle, se non fosse andato a buon fine il trasferimento. Io ho solo confermato la conclusione di un progetto scritto da altri, prima di me. Non avevo scelta».
Chissà perchè quando si parla di animali l’unica scelta prevista è sempre la morte!
Poi cagandosi addosso davanti alle numerosissime proteste: «Io devo solo arrivare all’eradicazione delle caprette, perché così si sono espressi gli esperti consultati a suo tempo dal Comune – spiega – ma non mi piace davvero, l’idea che le capre siano uccise: c’è la mia piena disponibilità ad accogliere le proposte alternative. Se le associazioni animaliste possono venire a prendersele, noi non avremo niente da obiettare».
Intanto i soldi per il progetto di ucciderle li hai stanziati, stronzo ipocrita!
In fondo sono solo un centinaio di bestioline affettuose e simpaticissime.
Le associazioni animaliste chiedono che siano salvate, e mantenute in vita, sterilizzate o date in adozione.
In tal senso si è espresso anche Vittorio Sgarbi, quello che ama dare della capra a tutti, che ha affermato:
«Davvero vogliono uccidere tutte le capre dell’isola Palmaria? Non mi piace. Lasciamole vivere. Se vanno tenute sotto controllo, si studi come fare. Altrimenti, portiamole via. Magari me ne prendo una anch’io. La capra Sgarbi. Perché no?»
<< Ma quante saranno mai? – prosegue – Facciamo qualcosa per evitare la strage: magari una campagna di adozioni. Una capra per amico…
Bravo Sgarbi!
Se anche voi volete salvare queste caprettine innocenti da un massacro orribile, tempestate il comune di Portovenere e il sindaco Matteo Cozzani di lettere di protesta: io è da un po’ che lo sto facendo.
Uniamoci tutti e salviamo le caprette della Palmaria! E mandiamo a casa chi vorrebbe vederle morte!
sindaco@comune.portovenere.sp.it



