La leggenda dell’Arcobaleno

Immagino che a molti di voi, come praticamente a tutti i miei studenti, non aggradi più di tanto questo clima autunnale freddino, umidiccio, buio e molto piovoso.
Allora a tutti voi dedico questa bellissima leggenda dei magnifici saggi Nativi Americani, per colorare un po’ queste giornate uggiose.

Tante e tante lune fa i colori iniziarono a litigare: ognuno di essi affermava di essere il più importante, il più utile, il più bello, il migliore di tutti!

Il Verde disse: “Sono io il più importante: io sono la vita e la speranza. Fui scelto per l’erba, per gli alberi e per le foglie. Senza me, tutti gli animali morirebbero. Guardate la campagna e vedrete che sono nella maggioranza delle cose.”

Il Blu lo interruppe: “Tu pensi solamente alla Terra, ma io sono il cielo e il mare. L’acqua è la base della vita, viene giù dal cielo, dalle nuvole, dal mare profondo. Il cielo dà spazio, pace e serenità. Senza la mia pace, tutti voi non sareste nulla.”

Il Giallo ridacchiò: “Voi siete tutti troppo seri. Io porto le risa, la felicità e calore nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Ogni volta che guarda un girasole, il mondo intero sorride di gioia. Senza di me non ci sarebbe divertimento.”

Prosegui l’Arancione: “Io sono il colore della salute, dell’energia e della forza. Sono molto prezioso perché dono le necessità della vita umana. Io porto le più importanti vitamine attraverso carote, zucche, arance, mango. Io riempio il cielo, all’aurora o al tramonto. La mia bellezza si diffonde così tanto che nessuno attorno a voi può distoglierne il pensiero”

Il Rosso, che non sopportava più tale discorso, urlò: “Io sono il padrone di tutti di voi! Io sono il sangue della vita! Io sono il colore del pericolo, della forza, del coraggio e del valore. Io sono disposto a lottare per una causa. Io porto fuoco nel sangue. Senza me, la Terra sarebbe vuota come la luna. Io sono colore di passione e d’amore, la rosa rossa ed il papavero.”

Toccò poi al Porpora. Lui era molto alto e parlò con grande pompa: “Io sono il colore della regalità e del potere. Re e persone di potere mi hanno semprescelto, perché io sono segnale di autorità e saggezza. Le persone non mi interrogano, loro mi ascoltano e mi rispettano.”

Infine, parlò l’Indaco, molto più quietamente di tutti gli altri, ma con moltissima determinazione: “Pensate a me. Io sono il colore del silenzio. Non mi si vede proprio, ma senza di me tutti voi diverreste superficiali. Io rappresento il pensiero e la riflessione, il crepuscolo e l’acqua profonda. Tutti voi avete bisogno di me per equilibrio e contrapposizione, per preghiera e pace interna.”

E così i colori continuarono a discutere e a vantarsi, ognuno convinto della propria superiorità.
Ma un terribile temporale, con tuoni e saette, avanzò verso di loro e cominciò a piovere con violenza, quella pioggia che ti bagna e ti punge.brillante.
I colori si spaventarono moltissimo, e  per la paura dimenticarono i loro contrasti e si strinsero l’uno all’altro.
Allora la pioggia parlò: “Siete cosìsciocchi! Lottate fra voi, tentando di dominare l’uno sull’altro:non sapete che ognuno di voi è stato creato per uno scopo speciale, unico e diverso? Prendetevi per mano e venite da me!
I colori ubbidirono e si presero tutti per mano andando verso la pioggia.
Essa continuo: “D’ora in poi, ogni volta che cadrà la pioggia o ci sarà un temporale,ognuno di voi, tenedo per mano gli altri, attraverserà il cielo in un grande arco di colore, come un promemoria dove potete vivere tutti in pace. Vi chiamerete Arcobaleno, che rappresenta la speranza per il domani.”
In questo modo, ogni volta che una buona pioggia viene a lavare il mondo, e un arcobaleno appare nel cielo, ci è permesso di apprezzare e ricordare tutti i colori e magicamente ci ritorna la pace e l’allegria.

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11 pensieri su “La leggenda dell’Arcobaleno

  1. che bella…se anche noi potessimo fare come i colori…

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  2. Bellissimo racconto

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  3. Nm sono ancora riuscito a fotografarlo,mi manca.dalle mie parti il giallo sta per frumento e melica.il rosso per il vino.il verde per l’erba.se un colore e’ più evidente degli altri,vuol dire che sarà una buona annata.

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  4. Che bella storia!!! Io adoro l’autunno 🙂

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  5. Una bella favola 🙂

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