Ingiurie
«Una maiala sei, proprio una maiala. Porca miseria, mamma mia, che schifo»
Schiaffi
Nelle intercettazioni si sentono il rumore degli schiaffi e le lamentele degli anziani.
Minacce
«Fai schifo come mangi, non sai nemmeno aprire la bocca. Guarda che ho il coltello in mano e posso tagliarti quando voglio!»
Un’anziana
Una degente, costretta a letto, chiede aiuto: «C’è qualcuno per favore che mi venga a liberare, non sono mica una ladra. Venite, per favore, non sono una ladra!»
La morte
«Ti senti morire? E va beh muori dai, qual è il problema?»
118 in ritardo
Tra le accuse, quella di aver ritardato la chiamata al 118 per una paziente che stava male: «Se la mandiamo all’ospedale ci tolgono anche lei. Per questo non la sto mandando in ospedale, almeno fino a quando non ci entra qualcuno».
Solitudine
A un’anziana affezionatissima a sua sorella: «Stai morendo, secondo me. Così vai al cimitero e raggiungi tua sorella. Sì, eh, è morta. E adesso muori anche tu e vai insieme a lei al cimitero». Non era vero, la sorella era viva, nella stanza accanto.
Al momento queste tre mostre sono accusate di maltrattamenti aggravati contro gli ospiti della struttura ( per una di loro l’accusa è anche di furto di materiale dall’ospedale, come scritto prima) e…SONO AI DOMICILIARI!
Capito la giustizia italiana?
Un ex poliziotto spara a più ladri entrati nella sua proprietà e viene rinchiuso in cella per ben due giorni per tentato omicidio ( dovrebbero dargli una medaglia).
Chi tortura anziani e disabili indifesi se ne sta comodamente a casa sua, ai domiciliari!
Che paese di merda!!!!
C’è chi ancora considera gli anziani delle persone inutili, un peso per la società perchè non lavorano più, dimenticandosi di quanto abbiano lavorato prima. I politici non si occupano mai di loro: sono all’ultimo posto dei loro pensieri. Prima vengono gli stranieri, i gay, i rom, le banche…..
L’anziano costa pensione, e chissenefrega se ha lavorato e versato contributi allo stato per tutta la vita, vero???
Peccato che certe menti vuote non vedano gli anziani per quello che sono in realtà: una ricchezza culturale ed affettiva, la storia vivente del nostro paese.
Cosa c’è di più bello che ascoltare la storia direttamente da chi l’ha vissuta?
Esperienza di vita di un mondo per noi lontano, ma che in relatà è ancora molto vicino.
Ai tempi dei nonni non c’era internet, non c’erano i computer, la televisione,
non c’erano tante cose. La vita era più dura, si pativa la fame, si lavorava il triplo.
Eppure loro erano felici,vivevano amori eterni, sapevano godere delle piccole cose, come la belleza di scrivere e ricevere lettere, l’avere un vestito nuovo ( una rarità davvero in certi tempi), un dolce, il saper apprezzare e godersi il tempo.
Questo è il loro grande insegnamento.
Peccato che in pochi lo sappiano ascoltare!
Io devo tutta la parte bella di me stessa ai miei nonni materni ( quelli paterni non sono purrtoppo riuscita a conoscerli di persona), oltre che ai miei genitori: è con loro che trascorrevo il tempo mentre i miei genitori erano al lavoro.
Non ero voluta andare all’asilo come le mie sorelle più grandi perchè per me stare con i nonni era la cosa più bella del mondo!
Loro mi hanno insegnato a leggere e scrivere quando avevo appena 4 anni, mi hanno trasmesso l’amore per l’arte, la Natura, l’astronomia, la lettura e la scrittura.
L’unica cosa che non è riuscita a trasmettermi mia nonna, e nemmeno mia mamma, è l’amore per la cucina! Loro erano due rezdöre formidabili: confesso di non essere praticamente mai andata fuori a cena perchè mangiavo molto meglio a casa mia che nei migliori ristoranti stellati. Per fortuna a questa mia carenza rimedia egregiamente mio marito ( si è imparato le ricette di nonna e mamma, sia mie che sue)….
I miei nonni due enciclopedie viventi a cui potevo chiedere di tutto e ricevere sempre risposte soddisfacenti per la bambina rompicoglioni dei perchè che ero io.
Se mi sono presa due lauree più una breve il merito è solo loro, dei loro insegnamenti che mi hanno invogliata alla conoscenza.
Con loro avevamo adottato a distanza un nonno Lakota in difficoltà ( io già da piccolissima amavo gli Indiani e i nonni mi avevano fatto questo regalo), quello che poi è diventato il mio nonno “adottivo” e i suoi figli e nipoti i miei fratelli.
Con il nonno andavamo a fare volontariato nelle strutture per anziani, a imboccare quelli che non riuscivano più a mangiare da soli.
C’erano tanti amici del nonno che piangevano quando lo vedevano.
Ho continuato anche senza di lui, finchè ho abitato in città.
Qui sui monti mi sono adottata, e fatta adottare, tutti i nonnini presenti nel paesino sotto casa mia.
Chi ci ha curato e accudito una vita intera va curato e accudito a sua volta.
Non avrei mai permesso nè ai miei nonni nè ai miei genitori di essere rinchiusi in una qualsiasi casa di riposo, nemmeno se fosse stata la migliore del mondo.
Capisco gli aiuti se si hanno gravi patologie ingestibili da persone non competenti.
Altrimenti…..godetevi i vostri nonnini!
un paese di merda che ha in mente esclusivamente i clandestini e gli aereoplanini ha per forza anche queste violenze delle quali nessuno si preoccupa…. tuttavia se i parenti …….io lo farei !
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Dove non vuole arrivare lo stato devono arrivare i cittadini.Urge giustizia! E un nuovo governo
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Senza parole.
Ogni tanto mi chiedo: capiterà tutto questo un giorno anche a me?
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Speriamo proprio di no!!!
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Di questi casi se ne sta leggendo da anni purtroppo.Ogni tanto viene scoperta qualche finta struttura gestita da delinquenti senza scrupoli che sfruttano la debolezza e l’infermità di persone che difficilmente possono reagire. Mi auguro solo che quegli avvoltoi marciscano in galera,è il minimo che si può volere dal momento che trattano la vita altrui come merce di poco conto.
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Purtroppo temo che resteranno ai domiciliari,con lo schifo di giustizia che abbiamo!
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Lo stato se ne frega perché ha interesse a decimare il più possibile numero di anziani. Così non gli paga la pensione eh… Questa superficialità nel consentire che gente non preparata abbia in gestione le strutture, è inaccettabile. Le violenze su bambini ed anziani accadono perché viene consentito a qualsiasi idiota di fare questo lavoro. Invece ci vogliono perizie psichiche, valutazioni e controlli. Non si può dare un diploma di assistente a persone disturbate. Ma quante ne vedo…
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Concordo in pieno! Poi tu sei del mestiere e puoi ben testimoniare la superficialità con cui si affidano persone indifese e bisignise di cure a incompetenti senza scrupoli.
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