Il maestro Tanzan era in viaggio
con il suo allievo Ekido lungo una strada
fangosa.
Ad un cero punto incontrarono una bella ragazza,
in kimono e sciarpa di seta,
che non poteva attraversare quella melma
senza rovinare il suo bel vestito.
Senza problemi Tanzan la prese in braccio
e la trasportò sull’altro lato della strada.
Ekido rimase pensieroso tutto il giorno.
Alla sera, non resistendo più,
chiese apertamente al maestro:
<< Noi monaci non avviciniamo le donne, è pericoloso. Perchè l’hai fatto? >>
Tanzan rispose:
<< Io quella ragazza l’ho lasciata laggiù.
Tu la stai ancora portano con te.
Koan è un termine del buddhismo zen che indica una una breve storia o un’affermazione paradossale in cui, di solito, sono protagonisti un maestro e il suo discepolo.
Viene usato per risvegliare una profonda consapevolezza.
E ci riesce molto bene!
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Direi di si 😊
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🙂
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Quanta saggezza in queste parole….
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Fanno riflettere 😉
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Ed anche parecchio…
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così vero!!!mi piace il maestro tanzan! ciauuuu
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Lo vorrei presidente della repubblica 😉
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pure io! sempre che gino strada rifiutasse, strada è il mio mito, lo sai!
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Carino questo esempio, ma c’è un problema di contenuti: anche qui c’è un insegnamento “ostile” nei confronti delle Donne. E’ proprio un’ossessione per le religioni di tutto il mondo, non trovi?
Buona giornata, Rosario
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Ma no: per i monaci buddhisti le donne sono uguali a loro,tanto che esistono anche le monache,tali e quali a loro,mentre non esistono papesse né donne imam né donne ai vertici della religione ebraica.Per i più estremisti é “pericoloso” tutto quello che provoca desiderio,distrazione dalla meditazione.Ma non è inteso come pericolo in senso negativo 😊😊😊
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